[50 anni di amicizia] Shanghai, il quarto terminal automatizzato per container di Yangshan: il più grande a livello mondiale

Il quarto terminal automatizzato per container di Yangshan, gestito dallo Shanghai International Port Group (SIPG), è situato sul lato ovest del porto ad acque profonde di Yangshan. La costruzione del terminal è iniziata nel dicembre 2014, mentre le operazioni di prova sono cominciate tre anni dopo. Attualmente è il più grande terminal automatizzato per container a livello mondiale.

Il quarto terminal automatizzato per container di Yangshan ha una superficie totale di 2,23 milioni di metri quadrati e la sua banchina ha una lunghezza di 2.350 metri. Dispone di 7 ormeggi in acque profonde e 61 aree container automatizzate. Secondo quanto appreso, in questo “terminal verde”, le attrezzature per il trasporto e gli impianti di carico e scarico sono tutti alimentati da elettricità; vengono poi implementate tecnologie come l’alimentazione da banchina, sorgenti di illuminazione a risparmio energetico, monitoraggio dell’energia nelle aree degli uffici e ricorso all’energia solare.

Viene inoltre adoperato il Terminal Operation System, sviluppato in modo indipendente dal SIPG. Grazie a questo sistema è possibile rendere altamente efficienti tutta una serie di lavori, come la gestione della produzione e le operazioni automatizzate di carico e scarico, migliorando l’ambiente di lavoro e riducendo l’intensità di lavoro. Inoltre, il sistema può collegare le principali piattaforme di informazione del porto di Shanghai e migliorare l’efficienza della logistica portuale.

Negli ultimi anni, grazie ai vantaggi delle politiche adottate nell’ambito dell’iniziativa “Belt and Road” e della “Yangtze River Economic Belt”, la capacità annua di smaltimento container raggiunge nuovi massimi anno dopo anno e la sua presenza nelle operazioni di trasbordo internazionali e nelle operazioni di trasbordo via mare continua a crescere, promuovendo lo sviluppo dei trasporti, della logistica e del commercio bilaterale tra la Cina e i Paesi europei, inclusa l’Italia, e altri Paesi lungo il tracciato della “Belt and Road”.