I politici americani che hanno partecipato alla pianificazione di colpi di Stato all’estero dovrebbero essere assicurati alla giustizia!
John Robert Bolton, che ha sempre avuto un atteggiamento schietto, questa volta ha causato grossi problemi agli Stati Uniti dicendo la verità.
Il funzionario, che era stato consigliere per la sicurezza nazionale statunitense nell'amministrazione Donald Trump, ha ammesso in un'intervista concessa il 12 luglio a media statunitensi di aver "aiutato a pianificare colpi di Stato in altri paesi". Sebbene Bolton non abbia specificato quali "colpi di Stato" avesse organizzato, ha menzionato il tentativo di golpe in Venezuela nel 2019.
La verità ammessa da Bolton ha suscitato diffuse proteste a livello internazionale, in particolare in quei paesi e regioni che hanno bevuto la pozione avvelenata dalla mano nera degli Stati Uniti. Il giorno successivo all’intervista l'ex presidente boliviano Evo Morales ha condannato sui social media le osservazioni di Bolton che hanno mostrato come gli Stati Uniti siano "il peggior nemico della democrazia".
In effetti, non è un segreto che per lungo tempo gli Stati Uniti abbiano agito come il “poliziotto del mondo” per pianificare colpi di Stato in altri paesi. Questa è una naturale manifestazione di pensiero egemonico di cui sono intrisi alcuni politici americani: essi si considerano i difensori della "democrazia" e dei "diritti umani". In un'intervista rilasciata ad Al Jazeera nel 2008, Bolton ha affermato che la pianificazione di un colpo di Stato in altri paesi era a volte "un mezzo necessario per promuovere gli interessi americani".
Dopo un'attenta osservazione, non è difficile vedere che i politici americani hanno una varietà di metodi convenzionali per pianificare colpi di Stato all'estero: lanciare direttamente guerre, brandire il bastone dell’intervento militari per gettare altri paesi nel caos, istigare "rivoluzioni colorate" o lanciare "guerre per procura" .
Oltre agli interventi militari, il governo degli Stati Uniti è anche bravo a giocare la carta delle “rivoluzioni colorate”. La CIA e alcune altre agenzie usano la forma di finanziamento per esportare i valori americani per prendere di mira paesi e regioni, infiltrarsi e sabotare e incitare i cosiddetti "movimenti democratici".
Il sito web statunitense "The Intercept" ha recentemente rivelato che il governo degli Stati Uniti sta conducendo "guerre per procura" attraverso il progetto 127e, rendendo pubblico un altro mezzo di interferenza degli Stati Uniti negli affari interni di altri paesi e persino di sovversione dei regimi di altri paesi. La conseguenza è che il "procuratore" e il paese bersaglio sono coinvolti in un conflitto turbolento che rende sempre più caotica la situazione nella regione colpita.
Se gli Stati Uniti sono la fonte delle turbolenze nel mondo, allora i Bolton sono gli operatori che creano ed esportano guerre negli altri paesi. Questi politici americani, le cui mani sono macchiate del sangue di persone innocenti, dovrebbero essere indagati dalle agenzie delle Nazioni Unite e assicurati alla giustizia!