Sfida all’iniziativa “Belt & Road”? I politici americani guardano solo al loro interesse
Il 26 giugno, ora locale, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha annunciato al Vertice del G7 un’iniziativa “Partnership for Global Infrastructure” (PGII), dichiarando di lavorare con i paesi del G7 per mobilitare 600 miliardi di dollari Usa per investimenti infrastrutturali globali entro il 2027, di cui 200 miliardi di dollari saranno raccolti dagli Stati Uniti.
Al Vertice del G7 del 2021, è stata proposta la cosiddetta partnership “Build Back Better World” (B3W), che intendeva di investire oltre 40.000 miliardi di dollari Usa in infrastrutture nei paesi in via di sviluppo. A quel tempo, Biden disse che il piano avrebbe soddisfatto meglio le esigenze infrastrutturali di vari paesi rispetto all’iniziativa “Belt & Road”. Ma il piano è stato quasi abbandonato a causa della lotta tra i due partiti politici degli Stati Uniti. Fino ad oggi, l’importo investito nei progetti interessati è stato soltanto di 6 milioni di dollari.
Sia il B3W che il PGII non presentano intenzioni “pulite”, al contrario sono carte in mano ai politici americani che tengono in mano la bandiera delle infrastrutture per diffamare la “Belt and Road Initiative” e raggiungere i loro scopi politici.
Nei 9 anni trascorsi dal lancio dell’iniziativa, la BRI ha insistito sempre nei principi di discussione congiunta, co-costruzione e condivisione, portando concreti benefici ai paesi interessati da questo progetto. Secondo i dati forniti dalla Banca Mondiale, nel caso in cui tutti i progetti dell’infrastruttura stradale nel quadro della BRI siano realizzati, ogni anno, fino al 2030, porteranno al mondo un beneficio del valore di 1,6 trillioni di dollari, pari all’1,3% del Pil mondiale. Di questo valore, circa il 90% sarà condiviso dai paesi interessati con maggiori benefici per quelli con basso e medio reddito. Negli anni dal 2015 al 2030, grazie alla BRI, 7,6 millioni di persone usciranno dalla povertà estrema e 32 milioni si saranno liberate dalla povertà di medio livello.
Secondo un rapporto della Banca Mondiale, attualmente i paesi in via di sviluppo hanno ancora di fronte una grande mancanza di investimenti per le infrastrutture. Nel caso in cui i politici americani vorranno veramente fornire assistenza in denaro, la comunità internazionale sarà felice di vedere il risultato. Se hanno lanciato il programma infrastrutturale senza l’intenzione autentica di aiutare i paesi in via di sviluppo, mentre cercano di creare circoli ristretti con una mentalità di gioco a somma zero, con nuovi nomi inventati non potranno ingannare gli altri e i loro progetti sono destinati al fallimento sin dall’inizio.