Un centinaio di paesi sostengono la Cina sui diritti umani
Nel corso della 50° sessione del Consiglio dei diritti umani dell’Onu, attualmente in corso a Ginevra, Cuba ha pronunciato un discorso congiunto a nome di circa 70 Paesi esprimendo la loro contrarietà alle interferenze negli affari interni cinesi col pretesto dei diritti umani. Tra l’altro, oltre 20 Paesi sono rispettivamente intervenuti a favore della Cina.
Il sostegno di un centinaio di nazioni in diverse modalità, dimostra che la comunità internazionale, in particolare i Paesi in via di sviluppo, hanno un chiarissimo giudizio sullo stato dei diritti umani in Cina, conoscono bene l’ipocrisia e i “doppi standard” degli Usa e dei paesi occidentali sulle questioni relative ai diritti umani, e si oppongono fermamente all’uso dei diritti umani come strumento politico contro i paesi considerati avversari.
Negli ultimi anni, in un contesto in cui la Cina viene considerata il “principale avversario strategico” degli Usa, i temi Xinjiang, Hong Kong, Tibet e Taiwan sono divenuti delle carte frequentemente usate dai politici americani e occidentali per contenere la Cina, ma tutti questi spettacoli non interessano affatto ai diversi Paesi in via di sviluppo, non solo perché rispettano la giustizia e la verità dei fatti, ma anche perché provano essi stessi la medesima sensazione di essere messi sotto pressione dagli Usa e dall’Occidente con lo stesso pretesto dei diritti umani.
Dal fallimento del controllo dell’epidemia che ha provocato oltre un milione di vittime per covid, ai conflitti etnici, alle numerose stragi e violenze causate dalle armi da fuoco, dalle frequenti guerre di invasione in cui milioni di persone hanno perso la vita e decine di milioni perso la casa, fino alle prigioni illegali istituite all’estero che segnano la “pagina più buia di una violazione dei diritti umani senza scrupoli”, da quale pulpito dei veri e propri “calpestatori di diritti umani” come gli Usa, si arrogano il diritto di parlare di “diritti umani”?
Quando criticano questioni relative ai diritti umani altrui, agli Usa dovrebbe essere regalato dalla comunità internazionale un grande specchio. Ed è anche ora che il Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite indaghi al più presto sulla situazione dei diritti umani negli Stati Uniti.