La lotta tra i due partiti aggrava l’incubo americano

2022-06-15 22:02:19
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“Se gli Stati Uniti non risolveranno i problemi sistemici dello loro democrazia, questa udienza non servirà a nulla”. Questo è il commento del giornalista statunitense Nolan Higdon.

Fino al 14 giugno, il Comitato sulle indagini speciali della Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti ha tenuto due udienze sull’incidente violenti a Capitol Hill. Secondo il commento della CNN, le udienze in diretta potrebbero ricordare agli Stati Uniti le conseguenze di questo "incubo nazionale". Per il mondo, è un'importante opportunità per osservare con occhi nuovi la democrazia di tipo americano.

Quest’anno ci saranno le elezioni di metà mandato negli Stati Uniti, e l'antagonismo mostrato dai due partiti nei confronti delle audizioni si spiega proprio in vista delle elezioni. Di conseguenza, un'indagine che avrebbe dovuto scoprire la verità è stata trasformata in un dramma di parte. Questo non solo riflette la crescente polarizzazione della politica americana, ma lacera ulteriormente l'opinione pubblica americana. Un nuovo sondaggio di NBC News mostra che il 45% degli intervistati ritiene che Trump sia "completamente" o "principalmente" responsabile dei disordini di Capitol Hill, mentre il 55% ritiene che le responsabilità di Trump sia poche o nulle.

All’interno degli Stati Uniti le fratture sociali diventano sempre più gravi e si accumulano contraddizioni di tutti tipi. Tuttavia, i politici statunitensi non hanno mai imparato dalle sofferenze passate e risolto il problema alla radice, ma continuano a giocare con i loro interessi su questioni come la prevenzione e il controllo delle epidemie, lo stimolo economico e le proposte di legge per il controllo delle armi; in questo modo i conflitti si aggravano. In questo contesto, il bilancio delle vittime del Covid-19 supera il milione, continuano le sparatorie e gli attacchi violenti contro i cittadini di origine asiatica e africana.

La democrazia non è uno slogan, ma deve essere utilizzata per risolvere i problemi reali. Se la "democrazia" di cui parlano spesso i politici americani non riesce a prevenire e a controllare le epidemie, a risolvere il problema dell'inflazione, a controllare la diffusione delle armi o a rispondere alle richieste dei cittadini, allora si può solo dire che tale democrazia è malata.

Robert Kagan, un importante accademico americano, ha scritto sul Washington Post lo scorso anno che nei prossimi tre o quattro anni negli Stati Uniti si potrebbero verificare violenze di massa, un crollo dell'autorità del governo federale una spaccatura tra il campo rosso e quello blu. In un'intervista rilasciata al Sunday Times, l'ex Segretario di Stato americano Henry Kissinger ha recentemente affermato che il dibattito pubblico nella vita politica statunitense è sempre meno incentrato sulla sostanza e più sulle "motivazioni e identità politiche" e che gli Stati Uniti sono diventati ancora più divisi di quanto non lo fossero durante la guerra del Vietnam.

Queste voci della ragione dovrebbero servire da monito ai politici di Washington. Se rimarranno impantanati nella partigianeria e insensibili alla soluzione dei problemi interni dell'America, la "democrazia americana" è senza speranza, nessuna udienza sarà utile e l'"incubo americano" continuerà.

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