I “nuovi pilastri” della politica cinese non possono sostenere l’egemonia statunitense
In un discorso sulla politica cinese tenuto alla George Washington University il 26 maggio, e incentrato su “investimenti, alleanza e concorrenza”, il Segretario di Stato americano Antony John Blinken ha delineato i “nuovi pilastri” della politica Usa nei confronti della Cina. L’intervento di Blinken ha presentato toni meno accesi rispetto alla precedente dichiarazione ispirata a “competizione, cooperazione e confronto”, rivelando che gli Usa sono ossessionati dall’idea di ostacolare la Cina, ma anche che non sono più in grado di farlo.
Gli “investimenti negli Stati Uniti” hanno lo scopo di aumentare la competitività degli Usa; le “alleanze” hanno lo scopo di fare degli alleati uno strumento degli Stati Uniti per ostacolare la Cina; la “concorrenza” è solo un “pacchetto esterno” per contenere la Cina. È chiaro che i primi due sono mezzi, mentre il terzo è il fine, in definitiva l’obiettivo è il mantenimento dell’egemonia statunitense.
È interessante notare che nel suo discorso Blinken ha attaccato la Cina, affermando al contempo di voler evitare un “conflitto o una nuova guerra fredda”. Questo rivela che il governo degli Stati Uniti sta esaurendo le sue forze.
Da qualche tempo i disordini dilagano negli Stati Uniti. L’ultimo sondaggio Gallup pubblicato il 25 mostra che a causa delle frequenti sparatorie di massa, l’inflazione da record, la scarsità di rifornimenti e l’alto prezzo della benzina, solo il 16% degli intervistati è soddisfatto dell’attuale situazione degli Usa, mentre l’83% dell’opinione pubblica ritiene che il paese sia “uscito dai binari”.
Blinken ha tenuto il suo discorso in un contesto di questo tipo con l’obiettivo di permettere agli Stati Uniti di “prendere fiato”. Allo stesso tempo, ha utilizzato la “minaccia cinese” come un modo per attirare voti per il Partito Democratico, allo scopo di soddisfare le esigenze delle elezioni di medio termine negli Stati Uniti.
Per la Cina ciò che conta sono le azioni degli Usa, più che le loro dichiarazioni. I politici statunitensi devono rendersi conto che parlare in un modo e comportarsi in un altro porterà solo alla perdita della loro credibilità.