Il Covid-19 non cambia la stabilità dello sviluppo economico cinese
La mattina del 16 maggio in Cina si sono tenute contemporaneamente due conferenze stampa che hanno attirato grande attenzione.
La prima è la conferenza stampa dell’Ufficio Nazionale di Statistica durante la quale sono stati pubblicati i principali dati economici dell’aprile scorso. A causa delle conseguenze portate dalla difficile situazione internazionale e dall’epidemia all’interno del parse, l’economia cinese si è trovata a fronteggiare una forte pressione al ribasso. Il portavoce dell’Ufficio Nazionale di Statistica ha indicato che questo è un cambiamento a breve termine causato dal Covid-19. Secondo il portavoce infatti, non sono cambiati gli aspetti fondamentali della stabilità economica, né le caratteristiche di forte resilienza, le grandi potenzialità e l’ampio spazio di crescita dell’economia cinese.
La seconda conferenza stampa si è tenuta a Shanghai, sul tema della prevenzione e controllo dell’epidemia di Covid-19. Durante questo incontro con i rappresentanti dei media è stata reso noto che attualmente 15 dei 16 distretti di Shanghai hanno realizzato “zero casi Covid” e Shanghai riprenderà la normale produzione e vita a partire da giugno. Inoltre, la provincia del Jilin si è entrata nella fase finale per l’eliminazione dell’epidemia e nelle province di Henan, Jiangsu e Zhejiang, l’epidemia è sotto controllo… Tutti questi fatti sono una testimonianza chiara ed inequivocabile che la politica “zero Covid” ha fornito una garanzia per la ripresa economica.
Con l’enorme mercato dipendente da una popolazione di oltre 1,4 miliardi tra cui più di 400 milioni a medio reddito, un sistema industriale completo, una manifattura con forte fornitura, un continuo ampliamento dell’apertura e la promozione delle zone di libero scambio con la messa in atto del RCEP, la Cina sta accumulando a 360 gradi le condizioni favorevoli per una crescita stabile e non è cambiata la tendenza positiva a lungo termine della sua economia.
Proprio per questo motivo, le imprese di tutto il mondo continueranno ad investire in Cina. secondo “L’Indice della fiducia sugli investimenti diretti esteri del 2022”, rapporto pubblicato da Kearney, compagnia statunitense che si occupa di consulenza economica, la Cina si è piazzata al decimo posto del mondo guadagnando due posizioni rispetto allo scorso anno. Secondo il rapporto, l’indice ha dimostrato le previsioni degli investitori globali nei confronti di una stabile crescita economica della Cina nei prossimi 3 anni.
Le conseguenze portate dall’epidemia non cambieranno la stabilità della crescita economica cinese e la determinazione di Beijing ad ampliare l’apertura a beneficio di tutto il mondo.