NED: “mani sporche” in “guanti bianchi”
Quando si pensa ai “guanti bianchi” del governo degli Stati Uniti, la prima cosa che viene in mente è il National Endowment for Democracy (NED). Tuttavia, una lista di fatti pubblicata di recente sul sito del Ministero degli Esteri cinese rivela la verità su quest’organizzazione.
Fondata nel 1983, il NED è una “organizzazione non governativa” che nominalmente fornisce “sostegno alla democrazia in altri paesi”, ma in realtà opera in modo anti-democratico agendo in nome della democrazia. Nel corso degli anni, tale organizzazione ha continuato a ricevere sostegno finanziario dalla Casa Bianca e dal Congresso degli Stati Uniti, e ha usato i suoi finanziamenti per manipolare e dirigere un certo numero di ONG in tutto il mondo per esportare i valori statunitensi, effettuare infiltrazioni e azioni sovversive, e incitare il confronto e la divisione in paesi e regioni target.
Negli ultimi 40 anni, con le sue azioni il NED ha dimostrato di meritarsi il soprannome di “Seconda CIA” che si è guadagnato presso la comunità internazionale. Dall’elenco dei fatti del Ministero degli Esteri cinese si può vedere che dall’inscenare rivoluzioni colorate con l’intenzione di sovvertire il regime del paese target alla collusione con gruppi politici locali e all’interferire nell’agenda politica di altri paesi, dal finanziare forze separatiste e destabilizzare il paese target al produrre false informazioni, a ipnotizzare la retorica antigovernative, fino al infiltrare ideologie tramite il finanziamento delle attività e progetti accademici, il NED ha lasciato una scia di misfatti nel mondo compiute con qualsiasi mezzo necessario, provocando forti proteste della comunità internazionale.
Dall’Asia centrale all’America Latina, dall’Africa settentrionale all’Europa orientale, le antenne del NED sono penetrate in diverse parti del mondo. Dietro la dissoluzione dell’Unione Sovietica, la “Rivoluzione rosa” in Georgia, la “Rivoluzione arancione” in Ucraina, la “Primavera araba” ed altre rivoluzioni colorate incitate e pianificate dagli USA, si è potuto sempre vedere l’ombra del NED. Anche la Cina è stata ed è sempre uno degli obiettivi prioritari presi in mirino dalle attività di penetrazione e sovvertimento dell’ordine costituito.
Nel 2019 nel corso delle agitazioni provocate dalla questione legata all’emendamento ai regolamenti sui fuggitivi a Hong Kong, il NED ha continuato a soffiare sul fuoco dei problemi, figurando apertamente da dietro le quinte, contattando direttamente le frange radicali autrici del caos, rilasciando sussidi alle persone partecipanti alle attività violente e fornendo loro “addestramento”.
E non solo. Il NED investe ogni anno enormi capitali per svolgere progetti contro la Cina, tentando di incitare le attività per la “indipendenza” del Xinjiang, di Hong Kong e del Tibet.
Dal 27 al 30 del marzo scorso, il presidente del NED Damon Wilson ha visitato Taiwan a capo di una delegazione, annunciando il programma di tenere ad ottobre prossimo a Taipei, in cooperazione con la “Taiwan Foundation for Democracy”, la conferenza globale del “World Movement for Democracy”, al fine di sostenere le forze dell’ “indipendenza di Taiwan” col pretesto della cosiddetta “democrazia”.
Un gran quantità di fatti hanno testimoniato che il NED è essenzialmente uno strumento con cui la parte americana interferisce agli affari interni degli altri paesi e serve gli interessi del suo paese. Mentre i paesi ai quali viene introdotta in modo forzato la democrazia non solo non riescono a beneficiarne, ma i loro popoli vivono nel terrore e nella sofferenza.