Lotta contro l’epidemia all’americana: una catastrofe per i diritti umani
Secondo quanto riportato da NBC, il 4 maggio sono stati segnalati negli Stati Uniti oltre un milione di decessi provocati dal Covid-19 che, secondo il reportage, sono avvenuti nei 27 mesi dopo scoppio della pandemia nel Paese. Oltre metà dei decessi sono avvenuti dopo l’insediamento dell’attuale governo.
Cosa significa questo numero scioccante per gli Stati Uniti? Significa che uno su circa 330 americani è morto a causa del Covid-19.
Alla fine di marzo 2020, il governo americano ha fatto una previsione in accordo ad alcuni dati affermando che ci sarebbero stati negli Usa dai 100 mila ai 240 mila di decessi da Covid-19, cifra che sarebbe aumentata a 1,5 o 2,2 milioni nel caso non si fossero adottate misure efficaci. Ormai i decessi hanno superato il milione a dimostrazione del completo fallimento della “lotta contro l’epidemia all’americana”.
All’inizio dello scoppio dell’epidemia di Covid-19, l’allora governo americano ha gravemente politicizzato la questione della lotta scientifica contro l’epidemia: ne ha sminuito la gravità nel proprio Paese e nel frattempo ha stigmatizzato altri paesi.
Lo scorso febbraio, il CDC degli Usa ha allentato le “linee guida per indossare la mascherina” permettendo a buona parte degli americani di non indossarla. Ma con la continua diffusione della variante Omicron, l’incidenza del Covid-19 negli Usa ha registrato una nuova tumultuosa crescita.
Il governo americano, mentre affermava di “proteggere i diritti umani”, ha sottratto denaro prezioso per la lotta contro l’epidemia e lo inviato in Ucraina.
A settembre 2021 sono state alzate presso National Mall di Washington molte bandierine bianche, ciascuna delle quali rappresenta una vittima del Covid-19. Questo progetto si chiama “In America: Remember”. Da oltre sei mesi, i fatti dimostrano che alcuni politici americani si sono completamente dimenticati di loro.