[In altre parole] Iniziano le due sessioni 2022: l’importanza dell’economia digitale
La Cina sta costruendo la sua Silicon Valley. E l'economia digitale diventa il cuore della vita di centinaia di milioni di persone. Nel 2020 questo settore ha raggiunto il valore di 39,2 trilioni di Yuan, circa il 6,1 trilioni di Dollari, contribuendo per il 38,6% del Pil del Paese. Era il 14,2% nel 2005. In 15 anni il volume dell’economia digitale è cresciuto di 15 volte. L’enorme influenza dell’ecosistema digitale cinese sul comportamento dei consumatori ha cambiato le abitudini soprattutto dei giovanissimi, passanti direttamente allo smartphone ed alla moneta digitale.
Col 14º piano quinquennale si è stabilito che entro il 2025 le aziende chiave dell’economia digitale contribuiranno per il 10% del Pil e che la Cina presterà grande attenzione all’innovazione delle tecnologie chiave in campi strategici come l’informazione quantistica, circuiti integrati, big data, intelligenza artificiale, blockchain e nuovi materiali. Secondo il Piano, lo sviluppo del digitale avrà un impatto anche sull’organizzazione della vita pubblica, con l’impiego di Internet+ per servizi governativi ed i servizi sociali. Nasceranno così nuove smart city e l’organizzazione degli spazi urbani e dei servizi sarà intelligente.
Le piattaforme digitali stanno rimodellando anche il mondo del lavoro: nel 2020 le vendite in live streaming hanno creato 1.731.000 posti di lavoro diretti ed indiretti. I ricavi aziendali nel settore dei servizi tecnologici sono cresciuti del 17,7%, generando un aumento del gettito fiscale - solo in questo settore- del 32,4%. Ma la rivoluzione digitale non ha soltanto cambiato la vita a milioni di utenti, sta anche ponendo le basi per favorire la rivitalizzazione rurale e ridurre così il divario con le zone urbane. Il canale digitale del commercio ha dato la possibilità ai residenti delle aree rurali di poter vendere i loro prodotti online, sfruttando i canali di pagamento telematici e riducendo così i costi dei servizi finanziari.
L’economia digitale, insomma, si dimostra essere un fattore chiave per lo sviluppo globale. E dopo anni di investimento ora la Cina guida la ricerca e l’innovazione in alcuni settori strategici: dal 5G ai big data, dal cloud computer alla blockchain, che si rivelano decisivi per un salto tecnologico delle PMI.
L’Italia è ricca di PMI che beneficerebbero di questa rivoluzione tecnologica. Per questo, sarebbe importante sviluppare un ecosistema sinergico tra i due paesi, facendo della complementarietà un punto di forza. Nella corsa allo sviluppo tecnologico tutto questo ci permetterebbe di non perdere tempo prezioso.