Genocidio razziale, gli Usa sono i veri carnefici

Il 3 marzo il ministero cinese degli Esteri ha pubblicato sul suo sito web un lungo articolo intitolato Fatti storici e prove reali del genocidio razziale contro gli indiani perpetrato dagli Stati Uniti. L’articolo riassume in modo dettagliato il tragico processo della distruzione degli indiani, dalla loro carne alla loro cultura, dimostrando al mondo con fatti concreti i reati commessi dagli Stati Uniti a violazione dei diritti umani.

Massacro, espulsione, assimilazione forzata…… dopo la loro fondazione, gli Stati Uniti hanno utilizzato diversi mezzi efferati per privare gli indiani del loro diritto alla vita e dei loro diritti politici, economici e culturali. Sia secondo il diritto internazionale, sia secondo le leggi domestiche degli Stati Uniti, il loro comportamento verso gli indiani costituisce un vero e proprio genocidio razziale.

Oggi la gente non può immaginare le violenze che gli indiani hanno subito in questo lungo processo storico. Secondo le statistiche interessate, la popolazione degli indiani è stata ridotta dai 5 milioni nel 1492 ai 250mila all’inizio del Novecento. Non è questo forse un genocidio razziale?

Da molto tempo gli Usa si definiscono come “maestri dei diritti umani”, eppure hanno interferito più volte negli affari interni e nella questione dei diritti umani degli altri paesi nascondendo invece i propri misfatti in questo campo, e per questo motivo hanno subito molte critiche della comunità internazionale. Molti paesi del mondo hanno condannato gli Usa in diverse occasioni, come la sessione del Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite, per aver commesso un genocidio razziale e aver violato i diritti degli indiani, e li hanno sollecitato a riflettere attentamente sui propri misfatti e fare ammenda per i propri errori.

Il governo statunitense è chiamato ad affrontare il massacro razziale commesso ai danni degli indiani. Indipendentemente dai due pesi e due misure che utilizzano normalmente nei confronti della questione dei diritti umani, documenti storici e diversi fatti hanno dimostrato che il genocidio razziale rappresenta una macchia storica che gli Usa non potranno mai cancellare.