La cosiddetta “strategia indo-pacifica”, mostra il vero volto di alcuni politici statunitensi

2022-02-14 21:47:29
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Recentemente il governo americano ha pubblicato un rapporto sulla cosiddetta “strategia indo-pacifica”. Il documento mostra le azioni compiute dagli Usa negli ultimi anni, che includono la creazione della teoria della minaccia cinese, il “corteggiamento” degli alleati, il tentativo di creare una cerchia esclusiva di alleati contro la Cina per mantenere la sua egemonia e recuperare la propria influenza nella regione dell’Asia-Pacifica e nel resto del mondo.

A giugno del 2019, gli Stati Uniti hanno pubblicato per la prima volta l’introduzione alla cosiddetta strategia indo-pacifica sotto il nome del Dipartimento della Difesa. Questo governo statunitense ha accelerato la promozione del trasferimento del centro strategico globale alla regione dell’Asia-Pacifico, inoltre il paese si è impegnato al massimo per creare un circolo chiuso di alleati contro la Cina.

È importante sapere che quando questo rapporto è pubblicato, il segretario di Stato americano Antony Blinken stava svolgendo una serie di attività diplomatiche nella regione dell’Asia-Pacifico, in linea con quanto affermato nel rapporto. Gettando un occhio sui suoi contenuti specifici, la sezione sulla Cina occupa un posto di grande importanza. Per esempio, dà molto spazio alla questione di Taiwan e denigra la Cina relativamente alla situazione nel Mar Cinese Meridionale. In realtà, l’obiettivo finale di questa strategia indo-pacifica è impedire lo sviluppo della Cina e mantenere intatta l’egemonia Usa.

La fattibilità di tale “strategia” non dipende dalle intenzioni degli USA, ma verrà decisa dalla realtà delle relazioni internazionali. La maggior parte dei paesi della regione Asia-Pacifico persiste in politiche diplomatiche indipendenti e autonome.

In realtà, già da tempo i paesi della regione dell’Asia-Pacifico hanno compreso chi è sincero con loro e chi non lo è. Il rapporto sulla cosiddetta “Strategia Indo-Pacifica degli USA” proclama di volere allargare la presenza diplomatica nei paesi insulari del Pacifico. Tuttavia a gennaio scorso, dopo la terrificante esplosione di un vulcano del Tonga, il primo lotto di materiali di soccorso ricevuti dal Paese proveniva dalla Cina. Il re del Tonga, Tupou VI, ha affermato che nel momento in cui il suo Paese stava affrontando le conseguenze del disastro, il governo cinese ha fornito assistenza in modo tempestivo. Il governo e il popolo del Tonga sono rimasti molto colpiti dalle azioni e dalla generosità della Cina. I cittadini del Paese si sono recati anche all’ambasciata cinese per esprimere il loro ringraziamento, affermando che la Cina è un vero amico di Tonga.

Inoltre, dall’assistenza di vaccini alla ripresa economica, la Cina ha testimoniato con azioni concrete di rappresentare sempre un’opportunità e un partner della regione dell’Asia e Pacifico. Attualmente, in seguito all’entrata in vigore ufficiale del RCEP, la regione sta accogliendo maggiori opportunità di sviluppo e quasi nessun paese desidera sacrificare i propri interessi per legarsi al carro anti-cinese degli USA.

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