Washington ha nuovamente superato i limiti!
L’11 febbraio, ora locale Usa, il presidente ha firmato un decreto amministrativo sul congelamento degli ingenti capitali della Banca Centrale Afghana: dei 7 miliardi di dollari americani bloccati dal governo di Washington, la metà verrebbe destinata alle vittime di attentati terroristici, come quello del “9.11” e l’altra metà agli “interventi umanitari” a favore del popolo afgano, passando così il governo talebano.
Il governo statunitense ha così palesemente rubato il denaro necessario a salvare la vita del popolo afgano. È un atto di appropriazione indebita a danno del popolo afgano e una grande manifestazione della natura egemonica e depredatrice degli Stati Uniti.
A metà agosto dell'anno scorso, subito dopo che le forze talebane sono entrate e hanno preso il controllo della capitale afgana Kabul, il governo statunitense ha congelato i beni della Banca Centrale Afghana all'estero, compresi i circa 7 miliardi di dollari detenuti negli Stati Uniti. Il denaro appartiene al popolo afgano e gli Stati Uniti non hanno il diritto di usarlo in alcun modo. Per quanto riguarda la pretesa del governo degli Stati Uniti di risarcire le famiglie delle vittime dell'11 settembre, nel 2019, il governo statunitense ha approvato un cambiamento nella legge che ha impedito ad alcuni dei familiari non diretti delle vittime di ricevere un risarcimento. Quando questi ultimi si sono rivolti ai tribunali americani per citare in giudizio il governo americano, gli avvocati, che agivano per loro, hanno offerto tra il 2020 e 2021 al governo americano un patto: aggiungere i talebani come imputati, utilizzare i beni della Banca Centrale Afghana negli Stati Uniti come fonte di compensazione e permettere al governo americano di prendere una parte di quella metà.
Come può agire così il governo statunitense?Potrebbe essere una conseguenza delle difficoltà interne ed esterne. Ciò che è ancora più scandaloso è che, nell'ordine esecutivo firmato, gli Stati Uniti hanno inventato una storia hollywoodiana sull’eroe che salva il popolo: con il pretesto di condizioni preoccupanti in Afghanistan, gli Usa hanno dichiarato lo stato di emergenza per esercitare il diritto presidenziale di bloccare i capitali afgani congelati in Usa.
È veramente una vergogna che l'unica superpotenza del mondo divori il denaro che dovrebbe essere usato per salvare la vita del popolo afghano. Tutti coloro che sono dotati di senso di giustizia dovrebbero non soltanto riconoscere il volto egemonico del governo degli Stati Uniti, ma dovrebbero anche condannare e contrastare queste rapine con tutti i mezzi e sostenere efficacemente il popolo dell'Afghanistan che ha estremo bisogno di aiuto.