La naan del Xinjiang svela le bugie dell'Occidente

2021-11-17 21:36:33
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Giorni fa, un camion carico di un milione di naan di Ili (focaccia tradizionale della regione autonoma di Xinjiang) ha attraversato il porto di Khorgos. Sono state esportate per la prima volta in Russia, e anche la prima volta sul mercato europeo.

Nuovi mercati portano nuove opportunità. Negli ultimi due anni, il governo della prefettura autonoma kazaka di Ili ha introdotto la specialità locale, naan, nei mercati dell’Asia centrale e di altri paesi, rappresentando il rapido sviluppo del Xinjiang sullo sfondo dell’iniziativa “Belt and Road”.

La grande porta della Cina è sempre più aperta e la forza dello sviluppo dell’economia orientata all’esportazione del Xinjiang diventa sempre più potente. Attualmente, la cooperazione tra Xinjiang e l’estero copre più di 50 paesi e regioni interessate dell’iniziativa “Belt and Road”. Il Xinjiang è ormai una parte importante dell’apertura verso l’Ovest e dello sviluppo dell’apertura completa della Cina.

Il popolo del Xinjiang ha tratto un grande beneficio dalla maggiore apertura del Paese. Secondo le statistiche, nei primi tre trimestri del 2021, il PIL del Xinjiang è stato di 1.139,614 miliardi di RMB, registrando un aumento dell’8,8% su base annua. Il reddito disponibile pro capite dei residenti urbani e rurali è aumentato rispettivamente del 9% e dell’11,5%.

Di fronte ai fatti, le bugie di cosiddetti “lavori forzati” e del “genocidio” create dalle forze occidentali anti-cinesi sono diventate una barzelletta.

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