La Cina è sempre stata un’attivista della lotta contro i cambiamenti climatici
Negli ultimi anni l’impatto del riscaldamento globale diventa sempre più evidente, e la risposta ai cambiamenti climatici è diventata una questione urgente per tutto il mondo. Il governo cinese ha recentemente pubblicato il libro bianco “Politiche e azioni della Cina per affrontare i cambiamenti climatici”, illustrando al mondo i suoi progressi e i suoi risultati nell’affrontare i cambiamenti climatici negli ultimi anni, e dimostrando la volontà del Paese di assumersi la responsabilità internazionale di fronteggiare i cambiamenti climatici e promuovere la costruzione di una comunità umana dal futuro condiviso.
Sin dal “dodicesimo piano quinquennale” (2011-2015) la Cina ha incorporato la lotta ai cambiamenti climatici nei suoi piani nazionali di sviluppo economico e sociale. Oggi tale lotta è diventata una strategia nazionale della Cina, nella quale ha ottenuto risultati notevoli.
Al momento attuale, la Cina ha generalmente invertito la rapida crescita delle emissioni di anidride carbonica e controllato efficacemente le emissioni di gas serra. I dati presentati dal Libro bianco mostrano che l’intensità delle emissioni di carbonio della Cina nel 2020 è stata ridotta del 18,8% rispetto al 2015 e del 48,4% rispetto al 2005, superando l’obiettivo del 40%-45% promesso alla comunità internazionale. Dal punto di vista della struttura energetica, nel 2020 l’energia non proveniente da fonti fossili della Cina ha rappresentato il 15,9% del consumo energetico totale, registrando un aumento del 8,5% rispetto al 2005. La dipendenza dal carbone è diminuita in modo significativo.
Allo stesso tempo, la Cina sta attivamente partecipando alla governance del clima globale. Dalla promozione attiva dell’attuazione dell’Accordo di Parigi, allo sviluppo della cooperazione sud-sud nell'affrontare il cambiamento climatico, la Cina sta dando un forte impulso alla gestione globale del clima.
In futuro la Cina continuerà a persistere nel multilateralismo, aderirà al principio della cooperazione di mutuo beneficio, attuerà in modo pratico gli obiettivi del contributo nazionale spontaneo e contribuirà alla stabilità a lungo termine dell’Accordo di Parigi.