Di che si lamentano 10mila banane accanto al toro di bronzo di Wall Street?
Recentemente, presso la statua del toro di bronzo di Wall Street, famoso simbolo di New York, sono state posizionate 10mila banane, e di fronte al toro si vede la nuova statua di un gorilla. L’obiettivo, secondo quanto sostenuto dagli organizzatori dell’attività, è quello di lanciare una protesta contro il crescente divario tra ricchi e poveri e il capitalismo spietato degli Stati Uniti. Il gorilla rappresenta il sottoproletariato in difficoltà negli Stati Uniti; le 10.000 banane richiamano il concetto che Wall Street è impazzita (il termine "banana" in inglese può anche indicare un pazzo).
Il 10% degli americani più ricchi possiede l'89% delle azioni e dei fondi, e per la prima volta dall'inizio delle statistiche, l’1 per cento di "super-ricchi" ha già più ricchezza dell’intera classe media messa insieme. Bloomberg News ha commentato che la ricchezza si concentra sempre di più verso la sommità della “piramide”, il che, costituisce l’ultimo segnale che la diseguaglianza tra poveri e ricchi continua ad allargarsi ancora.
Un recente sondaggio pubblicato dall'Università di Harvard illustra lo stato di sopravvivenza della classe basse negli Stati Uniti: il 40% delle famiglie sono in gravi difficoltà finanziarie, e circa 1 famiglia su 5 ha esaurito tutti i suoi risparmi. L'epidemia sta rendendo "i ricchi più ricchi e i poveri più poveri".
Come affermato nel rapporto del Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite, la persistenza della povertà estrema negli Stati Uniti è il risultato delle scelte politiche di chi detiene il potere. Se ci fosse la volontà politica, gli Stati Uniti potrebbero eliminare la povertà estrema.
Se i politici americani continueranno ancora a ignorare la situazione reale, non faranno altro che causare una vera crisi.