Gli USA che ostacolano le indagini internazionali, devono collaborare per il tracciamento scientifico del nuovo coronavirus
Le agenzie di intelligence statunitensi hanno recentemente fabbricato un rapporto di indagine sul cosiddetto tracciamento del nuovo coronavirus, diffamando la Cina per aver ostacolato le indagini internazionali. Si tratta in realtà di una bugia assurda. L'atteggiamento aperto, trasparente, scientifico e cooperativo mostrato dalla Cina su tale questione è sotto gli occhi di tutti. D'altra parte, negli Stati Uniti, alcuni politici hanno esercitato pressioni sull'OMS e hanno ostacolato gli scienziati che hanno parlato onestamente, dedicandosi alla strumentalizzazione politica e tuttavia chiudendo la porta del loro paese alla ricerca sull’origine del nuovo coronavirus.
Sin dallo scoppio dell'epidemia, la Cina ha sostenuto pienamente la cooperazione globale sul tracciamento scientifico e ha invitato due volte gli esperti dell'OMS in Cina per condurre ricerche sull’origine del Covid-19. Sulla base di un'indagine aperta, trasparente e completa, il team congiunto di esperti cinesi e dell'OMS ha pubblicato un rapporto alla fine di marzo, definendo "estremamente improbabile" la possibilità che il nuovo coronavirus sia fuoriuscito dai laboratori cinesi. Questa conclusione è stata ampiamente riconosciuta dal mondo scientifico internazionale.
Oggi, la parte della ricerca sull’origine del nuovo coronavirus condotta in Cina è già stata portata a termine. Secondo il rapporto di ricerca congiunta e condotta da Cina e Oms, è necessario svolgere le prossime ricerche in altri paesi. Gli Usa sono il paese che ha agito peggio di tutti nella risposta all’epidemia di Covid-19, quindi dovrebbero diventare una parte importante nella prossima fase delle ricerche. Tuttavia, gli Stati Uniti non sono collaborativi, cercano di contenere la Cina e di evitare le proprie responsabilità. Questa indecente strumentalizzazione politica ha suscitato indignazione in tutto il mondo. Di recente, oltre 80 paesi hanno inviato lettere al direttore generale dell’OMS, oppure pubblicato dichiarazioni per manifestare contrarietà nei confronti del comportamento deprecabile degli Stati Uniti, chiedendo il rispetto dei risultati delle ricerche già compiute. Questo rappresenta un consenso internazionale.
Gli Stati Uniti non mostrano senso di responsabilità né sono decisi a collaborare con le attività di ricerca sull’origine del nuovo coronavirus e in generale con la comunità internazionale nella lotta all’epidemia; questo rivela il loro estremo egoismo e la freddezza del loro atteggiamento egemonico. Per questo motivo gli Stati Uniti possono essere considerati il più grande ostacolo alla ricerca scientifica sul Covid-19 e alla lotta globale contro l'epidemia.