Virus Usa della politicizzazione è l’ostacolo più grande alla ricerca dell’origine del Covid-19

2021-08-31 21:45:08
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Dopo un martellamento mediatico di 90 giorni, è stata pubblicata la sintesi del rapporto sull’origine del Covid ad opera dell’intelligence USA, che ha gettato discredito sulla Cina per aver “ostacolato le relative indagini internazionali” e ha chiesto alla comunità internazionale di esercitare maggiore pressione su Beijing. L’azione di diffondere questo “virus politico” provoca gravi danni alla cooperazione globali contro l’epidemia e alla ricerca sull’origine del nuovo coronavirus.

Gli Usa sono il paese che ha agito peggio di tutti nella risposta all’epidemia di Covid-19, dunque con quale qualifica essi ritengono di rappresentare la comunità internazionale? Recentemente oltre 80 paesi hanno inviato lettere al direttore generale dell’OMS, oppure pubblicato dichiarazioni per opporsi alla strumentalizzazione politica della ricerca sull’origine del Covid-19 chiedendo il rispetto dei risultati delle ricerche di prima fase. Oltre 300 partiti, organizzazioni sociali e think-tank da più di 100 paesi e regioni hanno inviato dichiarazioni alla segreteria dell’Oms per opporsi a questo processo di politicizzazione, e questo rappresenta un vero consenso internazionale.

In realtà la comunità internazionale si è resa conto sin dall’inizio che il governo degli Stati Uniti ha chiesto alle agenzie di intelligence di compiere un’indagine sull’origine del Covid-19 che è una farsa politica e il risultato di una manipolazione condotta dagli Usa stessi. Il cosiddetto rapporto sull’origine del Covid, infatti è un documento compilato per sottrarsi alle proprie responsabilità e per ripulire la propria immagine. Come affermato dallo studioso americano Mario Cavolo, gli Usa promuovono sempre la teoria “virus diffuso dall’Istituto di virologia di Wuhan”, per distrarre l’attenzione sulla “storia della diffusione del virus dai laboratori statunitensi”.

Gli Stati Uniti sono un paese con il maggior numero di contagi e decessi nel mondo, ed anche il paese che ha più diffuso il più virus. Essi hanno detto di voler ricorrere ai loro alleati per esercitare pressione sulla Cina, tuttavia è molto ironico che molti diplomatici dell’Ue il 30 agosto hanno affermato che a causa dell’enorme crescita dei contagi negli Stati Uniti, l’Ue aggiornerà i suoi orientamenti, raccomandando che i paesi membri inaspriscano le restrizioni all’ingresso per i turisti statunitensi.

Ovviamente, tutti i paesi, tra cui gli alleati degli Usa si sono già resi conto che i politici statunitensi continuano a diffondere “Virus di politicizzazione”, hanno distrutto l’atmosfera di collaborazione contro l’epidemia e agiscono nel disprezzo della vita e della salute della popolazione mondiale.

A quanto pare, gli Stati Uniti che politicizzano la tracciabilità del nuovo coronavirus sono già diventati l’ostacolo più grande alla ricerca scientifica su questo tema. La comunità internazionale non deve consentire che i politici statunitensi diffondano il "virus della politicizzazione", ma devono immediatamente unirsi per resistere alla strumentalizzazione politica, promuovendo la prevenzione e il controllo dell'epidemia e la ricerca sulla tracciabilità per tornare sul sentiero corretto della cooperazione scientifica.

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