Cina continua ad essere lo stabilizzatore della ripresa dell’economia mondiale
La variante Delta continua a diffondersi in tutto il mondo e ad un certo punto ha disturbato il processo di ripresa dell’economia mondiale. Recentemente, le autorità cinesi hanno diffuso gli ultimi dati relativi all’economia che hanno destato grande attenzione presso la comunità internazionale.
L’aumento dei fattori d’insicurezza esterni, le inondazioni e lo scoppio dell’epidemia in diversi luoghi della Cina hanno portato ad un nuovo calo della velocità di crescita di parte dei principali indici economici in luglio. Nonostante ciò, i principali indici macro-economici si trovano ancora all’interno di un intervallo ragionevole, l’economia continua in linea generale a presentare segni di ripresa. Come rilevato da molti analisti, la Cina continua ad essere lo stabilizzatore della ripresa dell’economia mondiale.
Gli investimenti attivi bidirezionali della Cina hanno dato nuovo impulso alla ripresa dell’economia mondiale. Secondo le statistiche rilasciate dal ministero del Commercio cinese, dal primo al luglio di quest’anno, la quota di investimenti esteri utilizzati ha toccato i 672,19 miliardi di yuan, con una crescita del 25,5% su base annua e un incremento del 26,1% rispetto allo stesso periodo del 2019. Lo stesso vale per gli investimenti diretti non-finanziari della Cina verso i paesi interessati dall’iniziativa “Belt and Road”, e che hanno raggiunto quota 11 miliardi 290 milioni di dollari, con una crescita del 9,9% su base annua. Nei primi sette mesi di quest’anno, il volume complessivo dell’import-export, delle esportazioni e delle importazioni hanno rispettivamente registrato una crescita del 24,5%, del 24,5% e del 24,4% su base annua, con un tasso di crescita che ha stabilito un nuovo primato negli ultimi dieci anni.
Secondo alcuni analisti, grazie alle dimensioni enormi del suo mercato, alla resilienza economica e all’adozione di politiche mirate, la Cina è riuscita a resistere alla pressione inflazionista e ha aiutato il mondo ad affrontarla. Secondo un articolo pubblicato dal Washington Post, da giugno del 2020 a maggio di quest’anno, i prezzi delle merci cinesi esportate negli Stati Uniti sono aumentati del 2,7%, numero inferiore al 5%, tasso di crescita generale dei prezzi al consumo negli Usa nello stesso periodo.
La Cina persiste da sempre nella cooperazione, nel non-confronto, nel mutuo vantaggio e nel beneficio reciproco. Essa rifiuta il gioco a somma zero ed è divenuta un’importante promotore dell’apertura in tutto il mondo.