Usa, “il paese numero uno al mondo per la disinformazione” si sta dando la zappa sui piedi

Dopo lo scoppio dell’epidemia di Covid-19, in tutti gli Stati Uniti è circolata molta disinformazione sull’epidemia. All’inizio, i decision maker della Casa Bianca hanno ignorato tutti gli avvertimenti preventivi perdendo l’occasione data dal miglior periodo finestra per il contenimento dell’epidemia. Rispetto all’incapacità nel controllo della circolazione del coronavirus, i politici americani sono invece molto più capaci di diffondere la disinformazione sull’epidemia.

The Hill degli Usa ha citato quanto affermato dagli esperti di sanità pubblica criticando gli ex leader americani per aver promosso la circolazione di informazioni fuorvianti sull’epidemia di Covid-19 e sul metodo di trattamento. Questo comportamento avrebbe ridotto le probabilità che l’opinione pubblica seguisse i suggerimenti scientifici degli esperti sanitari mettendo ad un certo punto la loro vita a rischio.

Secondo i dati sulle ricerche resi noti l’anno scorso dai ricercatori di Cornell Alliance for Science, dall’inizio di gennaio alla fine di maggio del 2020 tra gli oltre 38 milioni di articoli sull’epidemia di Covid-19 pubblicati dai media in lingua inglese in tutto il mondo, oltre 1 milione e 100 mila hanno diffuso disformazione. Questi articoli sono stati inoltrati oltre 36 milioni di volte su diversi social media, tre quarti dei quali su Facebook.

Sono stati segnalati negli Usa più di 37 milioni di casi di contagio da Covid-19 e oltre 620mila decessi, numeri da primo posto mondiale. Recentemente, Francis Collins, direttore del NIH (National Institutes of Health) ha affermato che nell’arco delle prossime settimane, il numero dei nuovi casi di contagio al giorno negli Stati Uniti potrebbe superare quota 200mila.

Diversi fatti e la realtà hanno dimostrato il completo fallimento degli Usa nel contenimento dell’epidemia di Covid-19, “il paese numero uno al mondo per la disinformazione” si stanno dando la zappa sui piedi. Le bugie inventate dai politici americani per interessi politici privati e con l’intenzione di gettare sulle spalle degli altri paesi la responsabilità hanno condotto gli Usa verso una direzione sbagliata nel contenimento dell’epidemia, hanno ingannato i cittadini americani e rallentato il processo di contenimento dell’epidemia di tutto il mondo. Quelli che hanno inventato e diffuso intenzionalmente informazioni false dovranno rispondere di queste malefatte.