La manipolazione politica degli Usa è complice del nuovo coronavirus
Attualmente la variante Delta del nuovo coronavirus si sta pericolosamente diffondendo in tutto il mondo. La battaglia tra esseri umani e virus è ancora in corso e serve particolare unità da parte di tutti per far fronte all’epidemia. Ma, se a parole gli Usa hanno affermato di guidare la lotta globale contro l’epidemia, le loro azioni non hanno fatto altro che favorire la diffusione del virus.
I leader statunitensi hanno dichiarato di voler raggiungere l’obiettivo di somministrare entro il 4 luglio almeno una dose di vaccino al 70% della popolazione adulta, ma le cose nel mondo reale vanno diversamente. Bisogna sapere che gli Usa hanno accumulato una quantità di vaccini di grande lunga superiore al loro fabbisogno, mentre il tasso di inoculazione recentemente sta ristagnando. Tutto ciò si deve non soltanto alla non sufficiente conoscenza della situazione epidemica da parte di alcuni cittadini statunitensi e alla carenza di infrastrutture di medicina di base in alcuni Stati meridionali, ma anche alle “sottocorrenti politiche” tra i due partiti statunitensi.
La cosa più ridicola è che ancora oggi gli americani stanno discutendo circa l’utilità di indossare le mascherine. Con la crescita dei casi di contagio, il CDC statunitense ha recentemente modificato di nuovo le regole riguardanti l’utilizzo delle mascherine, consigliando alle persone che sono state vaccinate di portarle nelle zone ad alto rischio o potenzialmente ad alto rischio. Tuttavia, preoccupato per le possibili ripercussioni sulla ripresa delle attività lavorative e produttive, un gruppo di politici - inclusi i presidenti di alcuni Stati degli Usa - ha espresso la propria opposizione.