Relazioni sino-americane, gli Stati Uniti devono attuare quanto richiesto dalla Cina
Il 26 luglio il vice ministro degli Esteri cinese Xie Feng ha avuto un incontro con il vice segretario di Stato statunitense Wendy Sherman a Tianjin durante il quale ha esposto la posizione di principio della Cina sulle relazioni Cina-USA, proponendo agli Stati Uniti due “liste” e quattro richieste per sollecitarli a cambiare la loro percezione completamente sbagliata e la loro politica estremamente pericolosa nei confronti della Cina.
La dichiarazione aperta e onesta della Cina mostra chiaramente la sua preoccupazione e le sue proposte per invertire la situazione sfavorevole nelle relazioni sino-americane. Dà anche un’ulteriore idea del fatto che la parte statunitense è l’unica responsabile dell’attuale situazione nelle relazioni USA-Cina.
L’attuale amministrazione statunitense, al potere da sei mesi, invece di cambiare l’errata politica avviata dal precedente governo nei confronti della Cina, ha continuato a contenere la Cina su tutti i fronti e interferito brutalmente nei suoi affari interni. Alla vigilia della visita di Sherman in Cina, la parte statunitense ha detto ancora una volta che avrebbe trattato con la Cina da una cosiddetta posizione di forza. Tuttavia i cinesi non accettano questo atteggiamento; non lo hanno accettato ad Anchorage e ancor meno lo accettano a Tianjin.
Da un lato, in risposta alle pericolose provocazioni della parte statunitense su questioni come la tracciabilità del Covid-19, Taiwan, Xinjiang, Hong Kong e Mar Cinese Meridionale, la Cina ha espresso ancora una volta la sua forte insoddisfazione e ha chiesto agli statunitensi di sospendere immediatamente ogni interferenza negli affari interni della Cina, di non danneggiarne gli interessi, di non oltrepassare la linea rossa e di non “scherzare col fuoco”, oltre che smettere di contrastarla collettivamente con il pretesto del diverso sistema di valori. Da queste quattro richieste, alcuni politici statunitensi dovrebbero comprendere che la Cina non sarà mai ambigua nel difendere la sua sovranità nazionale, la sua sicurezza e i suoi interessi di sviluppo.
D’altra parte, la Cina esorta gli Usa a cambiare la loro percezione totalmente sbagliata nei suoi confronti poiché questa rappresenta la ragione fondamentale degli attuali problemi affrontati dalle relazioni sino-americane.
Prima del colloquio, la parte statunitense ha detto di sperare che la visita della Sherman possa creare un “guardrail” per le relazioni USA-Cina e impedisca un ulteriore deterioramento. In realtà i principi, le proposte e le due “liste” dichiarate dalla Cina sono le “prescrizioni” necessarie agli Stati Uniti, e i veri “guardrail” delle relazioni USA-Cina.
Se gli Stati Uniti vogliono davvero creare un “guardrail” nelle relazioni sino-americane, devono rispondere alle due “liste” presentate dalla Cina, correggere immediatamente le loro politiche sbagliate e spianare la strada al miglioramento delle relazioni tra i due paesi.