La sentenza di Derek Chauvin non può coprire l’oscurità dei diritti umani degli Stati Uniti
Lacrime, dolore, rabbia, dopo l’annuncio del verdetto della sentenza del poliziotto statunitense bianco Derek Chauvin che ha ucciso inginocchiandosi l’afroamericano George Floyd, la famiglia di Floyd e tutti gli americani che hanno subito discriminazioni razziali sono stati ancora una volta pugnalati al cuore in modo crudele.
Sostengono che nessuno sia soddisfatto della sentenza; Derek Chauvin non si è finora scusato con la famiglia di Floyd e la discriminazione razziale sistemica negli Stati Uniti non sarà cambiata da un solo caso. L’avvocato della famiglia Floyd ha sottolineato che: “ci sarà vera giustizia quando le persone di colore non dovranno più preoccuparsi di essere uccise dalle forze dell’ordine solo per il colore della loro pelle.” Queste parole hanno raccontato la realtà e la storia della spietata violazione dei diritti umani delle minoranze negli Stati Uniti.
La sentenza di Derek Chauvin non può coprire l’oscurità dei diritti umani negli Stati Uniti. Il genocidio su larga scala delle popolazioni indigene avvenute in passato, la discriminazione razziale sistemica, le guerre in Afghanistan, Iraq e Siria e le ingiuste sanzioni unilaterali contro gli altri paesi, le violazioni dei diritti umani da parte degli Stati Uniti sono così numerose che non possono essere nascoste.