Il tentativo di certi politici e media americani di incastrare la Cina è del tutto evidente

2021-06-03 19:11:52
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Recentemente i politici, i media e il dipartimento di intelligence degli Stati Uniti hanno messo in scena un’altra farsa per incastrare la Cina circa le indagini sull’origine del coronavirus. Alla vigilia dell’Assemblea mondiale della sanità, il Washington Post ha pubblicato un articolo nel quale sostiene di aver ottenuto un’informazione segreta sull’origine del coronavirus, puntando deliberatamente il dito contro il laboratorio di Wuhan. In seguito, alcuni media statunitensi hanno diffuso la fake news, e i politici americani hanno chiesto, poi, al dipartimento di intelligence di condurre indagini in risposta alle cosiddette “pressioni esercitate dal pubblico.”

Uno degli autori dell’articolo del Washington Post è Michael Gordon, giornalista noto per aver inventato sul New York Times la bugia che l’Iraq nascondeva armi di distruzione di massa. Oggi, quasi 20 anni dopo, mentre l’Iraq è ancora alle prese con il caos generato dalla guerra, Michael Gordon continua a diffondere bugie. Quanto è simile il ruolo svolto da questa persona rispetto a quello dello studioso anti-cinese Adrian Zenz sulla questione del Xinjiang?

Lo scorso febbraio il Washington Post ha pubblicato un articolo intitolato La Cina è il vero malato dell’Asia, attraverso il quale ha fomentato la discriminazione razziale e screditato gli sforzi compiuti dalla Cina nella prevenzione e nel contenimento dell’epidemia. Il pezzo ha ricevuto molte critiche dalla comunità internazionale. Ormai questo giornale svolge un “ruolo di guida” nella stigmatizzazione contro la Cina in merito alla questione dell’origine del coronavirus.

La farsa è farsa, non cambia la realtà dei fatti, né può ingannare il mondo. L’Oms ha affermato più volte che le indagini sull’origine del coronavirus sono “avvelenate” dalla politica. Molti analisti hanno criticato i politici americani per aver fatto condurre al dipartimento di intelligence le indagini interessate, affermando che si tratta di un comportamento totalmente anti-scientifico.

Le manipolazioni politiche di alcuni politici americani non solo hanno compromesso gli sforzi di tutto il mondo nella prevenzione e nel controllo dell’epidemia, ma hanno anche fatto perdere la reputazione al proprio Paese. Tutto ciò sta causando danni agli altri e a loro stessi, e le perdite sono di certo maggiori dei guadagni.

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