Covid-19: la vita inghiottita dal “populismo dei vaccini”

2021-04-26 19:08:26
Comment
Share
Share this with Close
Messenger Messenger Pinterest LinkedIn

Negli ultimi quattro giorni i numeri dei nuovi casi di contagio da Covid-19 registrati in India hanno superato quota 300mila. Questo Paese si trova attualmente ad affrontare una situazione di difficoltà data dalla scarsità di medicine e di vaccini. Molti corpi sono stati messi in cappelle mortuarie e crematori, e molti cittadini comuni sono stati costretti a bruciare i resti mortali dei loro familiari. Reuters ha descritto questa situazione come “purgatorio sulla Terra”.

Di fronte alle sempre più grandi pressioni esercitate dalla comunità internazionale, domenica 25 aprile, il governo americano ha rilasciato una dichiarazione nella quale ha affermato che fornirà all’India le risorse mediche, compresa la materia prima, per la produzione dei vaccini. Molti internauti indiani hanno definito questa dichiarazione “inaccettabile”, criticando il governo americano per il ritardo della sua azione e la mancanza di compassione; alcuni hanno detto addirittura che l’India non perdonerà l’atteggiamento indifferente del governo americano nel momento in cui il paese aveva bisogno di aiuto.

Lo scorso aprile, l’amministrazione Trump ha adottato misure di controllo all’esportazione di materia prima per la produzione dei vaccini in base al principio di “America first”. Tali misure sono state prorogate dall’amministrazione Biden, e questo ha messo a rischio la produzione dei vaccini in India.

L’India è uno dei più importanti luoghi di produzione di vaccini al mondo, ma attualmente solo all’8,6% della popolazione è stata somministrata almeno una dose di vaccino anti Covid-19. La situazione in altri paesi meno sviluppati risulta peggiore. Secondo le statistiche rese note dall’Università di Oxford, la percentuale della prima dose di vaccino somministrata in Nigeria, Camerun, Libia e Papua Nuova Guinea è stata inferiore allo 0,001%, mentre negli Stati Uniti è stata del 41%, in Gran Bretagna del 50% e in Israele del 61%.

Secondo un rapporto rilasciato dal centro globale di innovazione della salute della Duke University, entro luglio di quest’anno gli Stati Uniti saranno in possesso di oltre 300 milioni di dosi di vaccini, un numero superiore alla domanda della popolazione.

Finora in tutto il mondo sono stati registrati oltre 3 milioni di decessi provocati dal Covid-19 e il numero continua ancora ad aumentare. Durante un’intervista concessa giorni fa a CRI, Peter Maurer, presidente del Comitato internazionale della Croce Rossa ha affermato che senza una distribuzione equilibrata dei vaccini la pandemia porterà nel mondo più conflitti, violenze e povertà.

Related stories

Condividi

Articoli più letti

00:00:44
Il fantastico mondo 3D creato da un ragazzo di campagna
00:00:38
Artigianato dell’inserto vegetale
00:00:43
Fujian: la rivitalizzazione dell'industria rurale creata da tè e gastronomia tipica
00:00:45
Yudu, la moda internazionale nella vecchia base d’appoggio alla rivoluzione
Pioggia per il grano
00:02:29
Pioggia per il grano nei reperti archeologici cinesi