【In altre parole】BOAO Forum - l’obiettivo della cooperazione è la pace
La ventesima edizione del Boao Forum for Asia (BFA), detta anche “la Davos asiatica”, si è svolta dal 18 al 21 aprile nella provincia insulare di Hainan. I temi principali di questa rassegna riguardano la cooperazione tra Stati e il miglioramento della governance globale, cioè due punti chiave per garantire la creazione di una comunità umana dal futuro condiviso. Oggi, grazie alle impeccabili misure di contenimento e prevenzione attuate in Cina, la vita è tornata alla normalità (o quasi) e appuntamenti come il BFA hanno riaperto le porte agli ospiti provenienti anche dall'estero, tra cui i dirigenti di importanti aziende statunitensi come Apple, Blackstone Group e Tesla.
Al forum si è discusso di come migliorare il commercio internazionale, abbattendo le barriere ancora esistenti, mettendo le persone al di sopra di qualsiasi altra cosa e aumentando la condivisione delle informazioni e gli sforzi collettivi per potenziare la cooperazione in vari ambiti, tra cui sanità pubblica e medicina.
"Il mondo vuole giustizia, non egemonia", ha dichiarato il presidente della Repubblica Popolare Cinese e presidente della Commissione militare centrale, Xi Jinping. Chiaro il messaggio di fondo emerso dal BFA: l'obiettivo della cooperazione internazionale, l'unico mezzo per garantire uno sviluppo economico giusto ed equilibrato, deve essere la pace, raggiungibile mediante il dialogo e il rispetto reciproco tra le nazioni. "La Cina propone che i paesi dell’Asia e del mondo rispondano all’appello di quest’epoca, lavorino insieme per controllare l’epidemia, rafforzino la governance globale e costruiscano una comunità umana dal futuro condiviso", ha sottolineato il presidente Xi, aggiungendo che "per quanto forte possa crescere, la Cina non cercherà mai l'egemonia, l'espansione o una sfera di influenza, né la Cina si impegnerà mai in una corsa agli armamenti". Anche perché la Cina prenderà parte attiva alla cooperazione multilaterale sul commercio e gli investimenti e, tra le altre cose, attuerà la legge sugli investimenti esteri".
“Tutti sono invitati a condividere le vaste opportunità del mercato cinese", ha assicurato ancora Xi, ribadendo che, "abbiamo bisogno di apertura e innovazione per creare un futuro di sviluppo e prosperità". Nel corso del BFA, la Cina ha rigettato ogni mentalità da guerra fredda e ribadito che costruirà una partnership più stretta con la comunità internazionale per quanto concerne cooperazione sanitaria, connettività infrastrutturale, sviluppo verde, apertura e inclusione.
Infine, è importante sottolineare il contesto in cui quest'anno si è tenuto il BFA. Secondo alcune stime, il contributo dell'Asia all'economia mondiale nel corso del 2020 ammonterà al 50% del totale; era pari a un terzo (33%) nel 2000. Una crescita del genere rispecchia il peso del continente asiatico, sempre più perno centrale dell'economia mondiale. Da questo punto di vista, la Cina si è spesa per agevolare l'integrazione economica regionale (si veda l’area della Regional Comprehensive Economic Partnership) e, al tempo stesso, connettere l'intera Asia al resto del mondo. La Belt and Road Initiative è l'esempio più lampante di come una cooperazione tra Stati possa portare mutui benefici e progressi concreti. La Cina ha rimarcato che si tratta di “una strada aperta a tutti” e che ogni Paese interessato a partecipare al progetto è il benvenuto. Da questo punto di vista, i grandi Paesi dovrebbero assumere un comportamento consono al loro status e agire con responsabilità.
L’autore è Fabio Massimo Parenti, professore associato di studi internazionali
presso l’Istituto “Lorenzo de’ Medici” di Firenze.