La lotta contro i cambiamenti climatici non dovrebbe essere una merce di scambio per la geopolitica

“Affrontare il problema dei cambiamenti climatici è una missione comune di tutta l’umanità e non dovrebbe essere una merce di scambio per la geopolitica o una scusa per attaccare altri paesi e stabilire barriere commerciali”. Questo è stato un punto fermo del Capo di Stato cinese Xi Jinping sulla lotta al cambiamento climatico durante il recente vertice in videoconferenza tra i leader di Cina, Francia e Germania. È un interessante punto di vista e mette in evidenza in modo chiaro le principali sfide che tutta l’umanità deve affrontare per combattere contro i cambiamenti climatici.

Al vertice tra i leader di Cina, Francia e Germania, il Presidente Xi Jinping, il Presidente francese Emmanuel Macron e la cancelliera tedesca Angela Merkel hanno dichiarato all’unanimità di sostenere il multilateralismo, attuare pienamente l’Accordo di Parigi, costruire congiuntamente un sistema di governance climatica equo, ragionevole e di mutuo beneficio e considerare la lotta ai cambiamenti climatici come un pilastro importante delle cooperazioni Cina-UE.

Si tratta di un consenso molto importante, sia per la Cina, che l’Europa e per tutto il mondo.

Pochi giorni prima del Vertice, il Giappone ha deciso di scaricare in mare le acque radioattive provenienti dalla Centrale Nucleare di Fukushima; questo atto ha suscitato forti critiche da parte della comunità internazionale. Sull’egoismo del Giappone, Washington ha scelto di indulgere. Alle spalle c’è sicuramente una questione geopolitica importante, ovvero desiderare di rendere Tokyo una pedina nel perseguimento della sua strategia indo-pacifica e avversa alla Cina.

I leader di Cina, Francia e Germania hanno mostrato al mondo la loro determinazione. Come promotori del Vertice mondiale dei leader sul clima, gli Stati Uniti dovrebbero dimostrare al mondo la loro sincerità nell'affrontare i cambiamenti climatici, piuttosto che essere solo un cosiddetto “leader nel settore climatico”.