Sulla libertà di parola non ci può essere alcun doppio standard
Per quanto riguarda le questioni di Hong Kong e del Xinjiang, alcuni media svedesi hanno più volte pubblicato rapporti falsi, fuorviando la percezione della società svedese nei confronti della Cina e danneggiando le rapporti con essa.
Negli ultimi tempi, menzogne come il cosiddetto "genocidio" e il "lavoro forzato" nel Xinjiang hanno inondato le pagine di alcuni media occidentali. Per rispondere a questi rapporti imprecisi sulla Cina, se non addirittura calunnie, attacchi e menzogne diffuse in cattiva fede, le missioni diplomatiche cinesi all’interno del Paese hanno il diritto e l'obbligo di parlare, spiegare i fatti e contrastare gli attacchi dannosi.
Tuttavia, queste normali azioni di diplomatici cinesi sono state attaccate da un piccolo numero di politici e di media occidentali.
Il doppio standard occidentale secondo cui si può parlare da soli senza dare agli altri il diritto di replica è il danno più grave inflitto alla libertà di parola.