I politicanti occidentali che calunniano la Cina parlando di diritti umani nel Xinjiang, dovrebbero rileggere la propria storia poco edificante

2021-03-29 22:13:22
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In Cina, le persone non hanno molta familiarità con il cosiddetto crimine del “lavoro forzato” inventato dagli Stati Uniti e da altri Paesi occidentali, ma nella storia dello sviluppo degli Stati Uniti e del resto dell’Occidente, quella del “lavoro forzato” è una pagina buia che non può essere cancellata.

Prendiamo ad esempio gli Stati Uniti: all’inizio del XVIII secolo, un gran numero di afro-americani fu trasferito nel Sud degli Usa per raccogliere il cotone. Furono costretti a lavorare a suon di frustate dei loro padroni, senza percepire alcun reddito, vivendo una vita infernale. Questa storia oscura è la principale causa della discriminazione razziale diffusa, sistematica e persistente che caratterizza gli Stati Uniti ancora oggi.

Al momento, gli Stati Uniti sono l’unico paese al mondo ad aver emesso un ordine esecutivo per vietare l’ingresso nel proprio territorio a cittadini provenienti da Paesi a maggioranza musulmana, discriminando e perseguitando apertamente i musulmani negli Stati Uniti. Secondo quanto reso noto da un report pubblicato dal Consiglio sulle relazioni islamiche-americane nel 2018, il numero di gruppi anti-islamici negli Stati Uniti è triplicato dal 2016. Inoltre, gli Stati Uniti hanno lanciato guerre in Afghanistan, Siria e Iraq con il pretesto della “lotta al terrorismo”, provocando lo sfollamento e la morte di centinaia di migliaia di musulmani.

Le persone sagge non danno ascolto alle voci. Tutto il mondo ha compreso il tentativo di cospirazione messo in atto da alcuni politici degli Stati Uniti e di altri Paesi occidentali, al fine di “usare la questione del Xinjiang per contenere la Cina”. Alcuni media e aziende occidentali non dovrebbero lasciarsi ingannare o, addirittura, essere disposti a farsi usare come armi politiche. Dovrebbero ascoltare, piuttosto, l’avvertimento della youtuber canadese Daniel Dumbrill di “non aiutare il malfattore, non sostenere le reali intenzioni del Paese egemone occidentale, non sopprimere gli uiguri e non spingere il mondo verso una guerra che potrebbe essere senza precedenti”.

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