Il CAI non potrà diventare lo strumento di alcuni politici occidentali
Recentemente, la Cina ha fornito una rapida risposta alle sanzioni imposte dall’Ue sulla bugia relativa ai “lavori forzati” nel Xinjiang. Questo ha indignato alcuni politici europei. Il Parlamento europeo ha recentemente annullato la conferenza di esaminazione del China-EU Comprehensive Agreement on Investment (CAI), cercando di mettere la Cina sotto pressione.
Il CAI non potrà diventare lo strumento di alcuni politici occidentali e l’Unione europea dovrà prendere chiaramente coscienza di queste due cose:
Primo, il CAI corrisponde agli interessi di entrambi le parti, favorendo sia l’ulteriore esplorazione del mercato che l’allargamento degli investimenti. Esso dunque non rappresenta un “regalo” fatto dall’Ue alla Cina. Porre ostacoli al CAI in nessun caso favorirà l’Ue.
Secondo, se si dice che il CAI ha davanti a sé degli ostacoli, gli ostacoli veri e propri sono quelle forze anti-cinesi che intendono distruggere appositamente la cooperazione tra Cina e Ue ispirata al mutuo vantaggio.
Il CAI è caratterizzato da tre aspetti rilevanti: equilibrio, alto livello, mutuo beneficio. Entrambe le parti si sono impegnate a consentire condizioni di accesso del mercato di alto livello e di mutuo vantaggio, e tutte le regole sono applicabili in modo bidirezionale.
Oggi alcuni politici europei stanno politicizzando le questioni economiche e commerciali a motivo di interessi privati, imponendo ostacoli al processo di promozione del CAI. Questo danneggerà senza dubbio gli interessi delle imprese e dei popoli europei.
Negli ultimi 20 anni, le imprese europee hanno investito 146 miliardi di euro in Cina, ottenendo grandi guadagni in un mercato immenso costituito da 1,4 miliardi di consumatori cinesi. Alcuni analisti ritengono che se il negoziato per il CAI non dovesse andare a buon fine, l’Ue perderebbe un enorme opportunità. Attualmente all’interno dell’Ue ci sono tante voci che hanno rivolto un appello affinché venga tutelato l’interesse commerciale dell’Europa in Cina per non renderlo una vittima sacrificale della politica.