La tutela delle minoranze etniche non deve essere solo a parole

Lo scorso weekend sono scoppiate in diverse città degli Usa delle proteste contro l’odio nei confronti degli asiatici americani. La gente indignata è stata scesa per strada urlando slogan come “l’odio è il virus” per protestare contro la sparatoria in un centro massaggi di Atlanta e contro il numero crescente di crimini generati dall’odio nei confronti degli americani di origine asiatica.

Gli Usa sono un Paese di immigrazione e nel corso della storia gli asiatici hanno offerto un grande contributo al loro sviluppo. Sin dallo scoppio dell’epidemia di Covid-19, milioni di operatori sanitari di origine asiatica hanno lottato per contrastare l’epidemia impegnandosi al massimo per tutelare la vita e la salute del popolo statunitense. Tuttavia, la comunità degli asiatici americani sta affrontando la grave minaccia portata dai crimini generati dall’odio.

Il motivo diretto di quanto avvenuto è strettamente collegato alle azioni del precedente governo Usa che ha aperto la bocca per dire menzogne sulla Cina e ha incitato all'odio razziale per soddisfare interessi politici privati. Secondo le statistiche, durante il periodo della speculazione sensazionalistica del “virus cinese” iniziata da Donald Trump, in 700 mila tweet discriminatori, sono stati contati oltre un milione e 200 mila hashtag contro gli asiatici americani.

Attualmente, da Joe Biden ad Anony Blinken, tanti politici del nuovo governo statunitense hanno espresso forte condanna nei confronti dei crimini di matrice razziale, tuttavia non si sono ancora viste misure pratiche da loro avanzate per risolvere il problema del razzismo e tutelare i diritti umani del popolo statunitense. A causa di idee tradizionali, interessi già acquisiti e la politica delle elezioni presidenziali, nonostante le varie bozze sulla tutela delle minoranze etniche nelle mani di politici statunitensi, non si è visto alcun provvedimento efficace. Una volta scoppiata una controversia di natura etnica, questi politici cercano di calmare l’opinione pubblica con dichiarazioni politiche senza alcun contenuto. Il mondo ha visto chiaramente che i cosiddetti “diritti umani” sono solo uno strumento di cui approfittano i politici statunitensi per interferire negli affari interni di altri Paesi e per ottenere vantaggi di tipo politico.