Tre segnali dal dialogo strategico di alto livello tra Cina e Usa
Il 19 marzo, ora locale degli Usa, si è concluso a Anchorage il dialogo strategico di alto livello tra Cina e Usa. Si tratta di un dialogo di faccia a faccia per la prima volta tra i funzionari di alto livello tra Cina e Usa sin dall’insediamento di Joe Biden. Le due parti hanno condotto una comunicazione sincera, approfondita, lunga e costruttiva sulle rispettive politiche interne ed estere, sulle relazioni sino-americane e sulle principali questioni internazionali e regionali di comune interesse. Entrambe le parti hanno sostenuto che il dialogo sia tempestivo e utile, approfondendo la comprensione reciproca. Tuttavia tre le due parti esistono ancora delle divergenze importanti su alcune questioni.
La parte cinese si è recata ad Anchorage con sincerità e nel dialogo di 2 giorni ha espresso in modo franco e sincero la propria posizione e preoccupazioni, trasmettendo tre messaggi
Primo, la parte cinese ha partecipato al dialogo per la soluzione dei problemi e non per il litigio. Tuttavia, di fronte all’accusa inventata da parte Usa nel dialogo, la Cina ha fatto una replica ragionevole e fondata, delineato una linea rossa, spiegato chiaramente le preoccupazioni, dimostrando la determinazione e la volontà di salvaguardare la sovranità, sicurezza e gli interessi di sviluppo del Paese.
Secondo, nonostante le grandi divergenze tra le due parti, la Cina si è ancora impegnata nella ricerca dei punti di cooperazione pragmatistica con gli Usa, raggiungendo un certo consenso con questi ultimi, ciò ha mostrato l’alto senso di responsabilità della Cina verso gli interessi dei due paesi e dell’intero mondo.
Terzo, la Cina ha spiegato in maniera esplicita l’opinione su una via che permette ai due grandi paesi con diversi sistemi politici di convivere, tutelando fermamente il “vero multilateralismo”.