La distribuzione del vaccino non deve essere soggetta alla “legge della giungla”

2021-03-18 18:53:46
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Giorni fa Jen Psaki, portavoce della Casa Bianca ha affermato che molti paesi del mondo si sono rivolti agli Stati Uniti per ottenere il vaccino anti-Covid, ma che il suo governo non l’ha offerto a nessun di essi. Nei mesi scorsi alcuni paesi sviluppati si sono accaparrati un numero di dosi di vaccino molto superiore a quello della popolazione e hanno limitato l’esportazione della materia prima. Questo comportamento egoista ha portato ad uno squilibrio nella distribuzione del vaccino in tutto il mondo e che si trova a dover affrontare l’enorme minaccia costituita dalla “legge della giungla”.

Secondo le statistiche rilasciate dall’Onu, al momento il 75% dei vaccini anti-Covid è nelle mani di dieci paesi mentre ce ne sono altri 130 che sono rimasti ancora a mani vuote. Secondo le previsioni dell’OCSE, alcuni paesi meno sviluppati saranno in grado dare inizio al processo di vaccinazione solo nel 2024. Qualche paese sviluppato, per pregiudizi ideologici e interessi economici ha diffamato i vaccini studiati e prodotti in Cina e Russia, usando il vaccino come mezzo politico.

In veste di grande paese responsabile, la Cina si è sempre impegnata a promuovere una distribuzione equilibrata del vaccino, per questo sempre più paesi nel mondo hanno ricevuto il vaccino cinese. Ai leader di molti paesi sono state pubblicamente somministrate dosi di questo farmaco che è stato apprezzato con azioni concrete.

Recentemente il governo cinese ha deciso di donare 300mila dosi di vaccino al personale di peace-keeping dell’Onu e di utilizzare i vaccini anzitutto nelle zone di missione in Africa. Si tratta di una promessa mantenuta dalla Cina secondo cui il vaccino è offerto come prodotto pubblico globale. Si tratta di una promessa a dimostrazione del sostegno cinese al multilateralismo. Oltre a ciò, la Cina ha affermato di voler fornire il vaccino ai partecipanti alle Olimpiadi Estive di Tokyo e quelle Invernali di Beijing. Secondo il presidente del comitato olimpico internazionale Thomas Bach, questa decisione ha mostrato “il vero spirito olimpico di unità”.

I paesi sviluppati sono chiamati ad abbandonare il Darwinismo e la legge della giungla e a fornire il vaccino ai paesi in via di sviluppo in linea con le proprie possibilità. Come quanto detto il direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus, se si vuole contenere la circolazione della pandemia, i paesi ricchi, come quelli europei e gli Stati Uniti dovranno intraprendere azioni necessarie.

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