【In altre parole】La ricetta della Cina per combattere la povertà: misure mirate che tengono conto delle diverse realtà locali

Piero Cellarosi 2021-02-25 16:35:35
Comment
Share
Share this with Close
Messenger Messenger Pinterest LinkedIn


“Grazie allo sforzo collettivo di tutto il Partito e del popolo cinese, nell’insieme di tutte le sue etnie, la Cina è riuscita a ottenere una vittoria globale nella lotta contro la povertà, in concomitanza con il centenario della fondazione del Partito Comunista Cinese”. Con queste parole, pronunciate oggi nel corso della Conferenza nazionale di sintesi e di encomio sull’alleviamento della povertà, il segretario generale del Comitato Centrale del PCC e presidente cinese Xi Jinping ha ufficialmente sancito la vittoria della Cina nella sua battaglia contro la povertà assoluta.

Questo risultato, che non ha eguali nella storia dell’umanità, è stato reso possibile da un’attenta e lungimirante pianificazione, a livello centrale, e dalla puntuale attuazione, a livello locale, di un’imponente campagna di lotta alla povertà durata otto anni, che ha permesso al Paese di emancipare dall’indigenza 832 contee, 128 mila villaggi e quasi 100 milioni di poveri rurali.

Come ricordato dallo stesso presidente Xi Jinping nel suo intervento di questa mattina, una delle principali strategie che contraddistinguono, sia a livello teorico che pratico, la soluzione elaborata dalla Cina consiste nell’adozione di misure mirate di alleviamento della povertà, nei confronti delle quali lo sviluppo assume un ruolo centrale quale strumento fondamentale per eliminare alla radice il problema.

Un esempio su tutti è rappresentato dall’impegno profuso per la creazione delle condizioni necessarie per la nascita di nuove attività generatrici di reddito nei luoghi maggiormente colpiti dall’indigenza. Di pari passo, sono state attuate misure per eliminare tutti quegli ostacoli che non permettevano a determinate aree di svilupparsi. Sono state, inoltre, promosse politiche atte a garantire alla popolazione più povera un adeguato accesso all’istruzione e alle cure sanitarie.

Tutto ciò è stato realizzato tenendo conto di quelle che sono le condizioni specifiche delle diverse aree colpite dall’indigenza, il che si è tradotto nell’attuazione di misure mirate particolarmente adatte alle diverse realtà locali, dalla creazione di nuovi poli industriali alla promozione del commercio elettronico, fino ad arrivare al trasferimento della popolazione che viveva in aree particolarmente isolate, passando per la costruzione di nuove infrastrutture. Un esempio è quello delle aree più belle del Paese dal punto di vista paesaggistico - che spesso sono anche le più remote e, per questo, anche meno sviluppate - dove la costruzione di nuove vie di comunicazione ha permesso di valorizzare le risorse paesaggistiche e culturali locali attraverso il turismo. È questo il caso di Bingzhongluo.

Bingzhongluo è una cittadina situata nella Valle del Fiume Nujiang, ai piedi dell'altipiano tibetano, ed è abitata da numerose minoranze etniche come tibetani, Lisu, Derung e Nu.

Le condizioni di vita degli abitanti di questa cittadina, che cade sotto la giurisdizione della prefettura autonoma della minoranza Lisu di Lushui (provincia dello Yunnan), sono migliorate molto in questi ultimi anni, come risultato delle misure adottate dal governo locale nel quadro del programma nazionale di lotta alla povertà.

È in particolare grazie al turismo se gli abitanti locali hanno visto migliorare di molto la propria condizione economica, e un numero sempre crescente di giovani adesso preferisce rimanere nei propri villaggi per aprire strutture ricettive a conduzione familiare, piuttosto che trasferirsi nelle più grandi città della regione in cerca di lavoro.

Fino a non molto tempo fa, le vie di comunicazione versavano in condizioni non esattamente ottimali, tanto che per gli abitanti più giovani dei villaggi di questa area era difficile perfino recarsi fisicamente a scuola. Nella maggior parte dei casi, per andare a scuola, dovevamo infatti camminare per più di due ore. Adesso, invece, grazie alla costruzione della “meili gonglu” (la nuova e più “bella” strada asfaltata che porta alla cittadina di Bingzhongluo, dove ha sede la scuola più vicina), ci vuole solo circa mezz’ora di macchina per percorrere lo stesso tragitto.

La costruzione di nuove strade svolge anche un’altra funzione vitale per questa regione così remota della provincia dello Yunnan: non solo fa sì che chi ci vive possa raggiungere più agevolmente i centri abitati più grandi, ma permette anche ai turisti di accedervi altrettanto facilmente.

Una delle principali strategie adottate localmente per combattere la povertà è infatti quella di valorizzare l'incredibile patrimonio paesaggistico di questi luoghi ancora incontaminati, rendendoli più accessibili ai turisti attraverso la costruzione di nuove vie di comunicazione e aumentando la quantità e la qualità dei servizi offerti. La promozione del turismo locale si sta già traducendo in un numero sempre maggiore di posti di lavoro (creati grazie all’apertura di piccoli alberghi, bed&breakfast, agriturismi, locande, trattorie, negozi di souvenier e quant’altro), il che a sua volta favorisce un graduale innalzamento del reddito medio della popolazione autoctona.

Tradizionalmente, la raccolta e la vendita di funghi, tartufi e altri prodotti del bosco è sempre stata una importante fonte di reddito dei contadini locali che abitano sulle montagne. Questo perché, a causa della peculiare morfologia del territorio, la terra coltivabile nella Valle del Fiume Nujiang è piuttosto scarsa e la sola produzione agricola non sarebbe sufficiente a garantirne la sussistenza. Grazie alla promozione del turismo, anche la domanda dei prodotti del sottobosco tipici del posto è cresciuta notevolmente, contribuendo a un generale rilancio di tutta l’economia locale.

Oltre alla promozione del turismo e dell’economia locali, l’attenzione delle autorità locali è rivolta anche alla conservazione e alla trasmissione del prezioso patrimonio culturale immateriale delle numerose minoranze etniche che abitano questa zona. Patrimonio che gli abitanti del posto stanno trasformando in una ulteriore fonte di reddito, grazie all’organizzazione di spettacoli per turisti, nel corso dei quali si esibiscono cantando le canzoni e ballando le danze delle proprie minoranze, e suonando gli strumenti tradizionali.

L’insieme di tutte queste risorse, unitamente alla saggia gestione e agli investimenti mirati del governo locale, hanno permesso in questi ultimi anni agli abitanti della Valle del Nujiang di emanciparsi gradualmente dalla povertà e di intraprendere la strada verso un moderato benessere.

Per quanto aver sconfitto la povertà assoluta rappresenti sicuramente uno straordinario traguardo, ciò non significa affatto che le sfide da affrontare siano finite. Questo è valido non solo per la Valle del Nujiang, ma più in generale riguarda tutto il Paese. Come sottolineato dal segretario generale Xi Jinping, questo successo rappresenta solo un punto di partenza. Vi è infatti ancora molta strada da fare per poter risolvere i problemi legati a uno sviluppo squilibrato e non ancora sufficiente, così come per ridurre il divario esistente tra zone urbane e rurali, con l’obiettivo ultimo di creare un elevato livello di benessere che possa essere condiviso da tutto il popolo cinese.

A tal fine, la Cina ha avanzato una nuova strategia di rilancio delle aree rurali, che permetterà di consolidare definitivamente questa prima vittoria ottenuta contro la povertà assoluta, rendendone più sostenibili i risultati. Questa è la prossima missione che la Cina dovrà compiere per realizzare la grande rinascita della nazione cinese.

Related stories

Condividi

Articoli più letti

00:00:44
Il fantastico mondo 3D creato da un ragazzo di campagna
00:00:38
Artigianato dell’inserto vegetale
00:00:43
Fujian: la rivitalizzazione dell'industria rurale creata da tè e gastronomia tipica
00:00:45
Yudu, la moda internazionale nella vecchia base d’appoggio alla rivoluzione
Pioggia per il grano
00:02:29
Pioggia per il grano nei reperti archeologici cinesi