Una Festa di primavera particolare riflette i progressi nella gestione cinese della società

2021-02-14 19:04:27
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Quest’anno la Festa di primavera (chunjie) è un po’ insolita per Li, corriere 30enne originario dello Henan: dopo tanti anni di lavoro a Beijing, quest’anno ha deciso di trascorrere la festa sul posto. La sua scelta è anche la scelta di molti cinesi, fatta per rispondere all’appello del governo sulla prevenzione e il controllo dell’epidemia di Covid-19.

Non è facile per dei cinesi prendere una tale decisione. Bisogna tenere in considerazione il fatto che la Festa di primavera è la festività più importante per la nazione. Dopo un intero anno di intenso lavoro, i cinesi la considerano il momento più solenne per riunirsi con i propri familiari, per cui, nonostante le distanze, fanno ogni sforzo per tornare a casa. Proprio per queste ragoni, l’annuale stagione dei trasporti per il Chunjie è stata anche definita la maggiore “migrazione di popolazione” al mondo.

Bisogna però notare che la società cinese, dagli enti locali alle aziende, fino alle singole comunità, ha fatto tutti i preparativi necessari per celebrare questa particolare Festa di primavera. Nelle grandi città come Beijing e Shanghai, con l’aumento in grande scala del numero di cittadini che trascorrono la festa sul posto, la domanda per gli acquisti festivi è aumentata in modo significativo, per cui sono state adottate misure di rinforzo per garantire un’offerta commerciale sufficiente e la stabilità dei prezzi. A Beijing, la municipalità ha aperto gratuitamente i parchi cittadini, ha distribuito bonus elettronici per i consumi culturali e voucher per gli sport su ghiaccio a beneficio della popolazione, ha inoltre organizzato mostre e eventi culturali online, nonché diverse altre attività quali fiere del tempio ecc.

Per quanto riguarda l’epidemia, per tutti coloro che lasciano le città o che tornano a casa, gli enti locali hanno adottato politiche di profilassi sempre più scientifiche e razionali. Molte provincie e città, ad esempio, hanno ridotto il prezzo dei test degli acidi nucleici, al fine di ridurre il fardello economico per i cittadini. La provincia dello Zhejiang si è affidata all’innovazione, segnalando con tre colori diversi (rosso, giallo ed azzurro) i livelli di rischio epidemico delle zone rurali sulla base della quantità e provenienza di chi torna a casa.

Dopo un anno di sfida epidemica, le capacità di gestione della società della Cina si sono raffinate e umanizzate. Ciò che va apprezzato non è soltanto il senso di responsabilità dei cittadini, ma anche i progressi sociali del Paese.

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