Di quale globalizzazione ha bisogno il mondo?
Negli ultimi mesi, la diffusione dell'epidemia in tutto il mondo è stata utilizzata da alcuni come scusa per opporsi alla globalizzazione economica. Ma il fatto è che il controllo dell'epidemia dipende proprio dalla globalizzazione. Come affermato recentemente dal capo di Stato cinese Xi Jinping nel suo discorso speciale tenuto durante il dialogo "Agenda Davos" del Forum economico mondiale, la globalizzazione economica è una necessità oggettiva per lo sviluppo delle forze produttive sociali e un risultato naturale del progresso scientifico e tecnologico. Usare l'epidemia come uno strumento per “deglobalizzare" non è nell'interesse di nessuna delle parti in causa.
Tuttavia il tipo di globalizzazione di cui il mondo ha attualmente bisogno è oggetto di appassionate discussioni. "Superare il divario tra paesi sviluppati e in via di sviluppo, e promuovere congiuntamente lo crescita e la prosperità di tutti i paesi" – è stata la risposta cinese proposta da Xi Jinping.
Ovviamente oggi il mondo ha bisogno di una globalizzazione più aperta e inclusiva. Una globalizzazione che aiuti la riduzione del divario tra emisfero nord e sud, consentendo a sempre più paesi in via di sviluppo di aderire al sistema economico globale, così che possano ottenere maggiore spazio per la sopravvivenza e lo sviluppo, e possano aiutare più persone a non perdere il lavoro e l’assistenza sanitaria in momenti di crisi sanitarie mondiali come quella che stiamo vivendo oggi.