Gli USA devono assumersi la responsabilità del razzismo

2021-01-13 21:01:40
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Mettere in giro voci false per diffamare la Cina è uno dei soliti trucchi architettati da alcuni politici statunitensi. Adesso che il mandato dell’attuale governo degli Stati Uniti sta per finire, le performance di questi politici si stanno facendo ancora più intense. Hanno addirittura avanzato una risoluzione sul Xinjiang, mettendo in giro voci sensazionalistiche circa il “compimento di un genocidio”, dicendo che “il governo cinese deve assumersene la responsabilità”.

Come illustrato da funzionari locali del Xinjiang a oltre 30 media stranieri, grazie a politiche efficaci adottate dal governo cinese nella regione, nel periodo compreso tra il 2010 e il 2018, la popolazione uigura nel Xinjiang è passata da 10,17 milioni a 12,72 milioni, registrando un incremento del 25,04%.

Ripercorriamo la storia dello sviluppo degli Stati Uniti: oltre a invadere il territorio dei nativi americani, deportandoli, massacrandoli e impadronendosi delle loro risorse, il governo statunitense adottò anche una serie di politiche di sterminio, segregazione e assimilazione forzata nei loro confronti. All’inizio del XX secolo, la popolazione dei nativi americani è precipitata dai 5 milioni del 1492 a 250 mila individui.

Oggi, il razzismo permane ancora negli Stati Uniti. Nel giugno dello scorso anno, l’omicidio di George Floyd, l’afro-americano soffocato con il ginocchio da un poliziotto bianco, ha innescato proteste di massa nel Paese. Secondo i dati sul Covid-19 diffusi nello stesso periodo dai CDC statunitensi, il tasso di contagio e di letalità tra gli afro-americani è stato di cinque volte superiore a quello dei bianchi, mentre quello dei latini è stato di 4 volte maggiore.

Non è tutto. Negli ultimi anni, il governo statunitense ha provocato numerose guerre in Paesi musulmani come Iraq, Siria, Libia e Afghanistan, provocando milioni di vittime tra i civili innocenti. Se guardiamo a quanto accade nello stesso territorio degli Stati Uniti, lì la situazione dei musulmani non è diversa. Secondo quanto rivelato da un’indagine condotta all’inizio del 2017 dal Pew Research Center, il 75% dei musulmani adulti afferma che negli USA esistono numerosi casi di discriminazione nei loro confronti.

Dunque, quando si parla con la Cina di tutela dei diritti delle minoranze etniche, i politici statunitensi non sono assolutamente qualificati per farlo.

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