Covid-19, Usa: la situazione non migliora con politici egoisti
Negli Stati Uniti sono stati registrati oltre 20 milioni di casi di contagio e più di 350 mila decessi. Ogni 6 secondi c’è un nuovo caso accertato a Los Angeles. Questa serie di numeri riflettono una situazione totalmente fuori controllo negli Stati Uniti e di fronte alla quale alcuni politici americani insistono ancora nel diffondere notizie false per non assumersi le proprie responsabilità.
Nei scorsi mesi alcuni politici statunitensi hanno definito la pandemia come una “grande influenza”, hanno affermato che “il virus può essere ucciso attraverso iniezioni di disinfettante” e hanno criticato gli avversari politici per aver diffuso la “nuova bufala” dell’epidemia. Dietro tali affermazioni si nascondono interessi politici privati di questi politici americani che hanno divulgato teorie assurde da “pseudo-scienza” influenzando negativamente il popolo americano. Secondo un articolo pubblicato sul Washington Post, la “pandemia della disinformazione” può spiegare la ragione per cui gli Stati Uniti hanno registrato una delle più alte mortalità in tutto il mondo nonostante la loro tecnologia medica all’avanguardia.
L’incessante diffusione di notizie false e le dispute tra i due partiti hanno politicizzato la pandemia e hanno creato confusione nei cittadini americani che hanno perso fiducia nelle misure di prevenzione e controllo adottate dal proprio governo. Questo spiega la ragione per cui molti cittadini americani non hanno ricevuto i due tipi di vaccini già approvati dal governo.
Mentre gli arroganti politici americani si sono occupati dei loro interessi privati, i cittadini americani devono affrontare le difficoltà portate dall’epidemia di Covid-19. Un paese che disprezza i diritti umani, con la sua società lacerata e l’inefficacia del proprio sistema può ancora definirsi “faro del mondo libero”?