"Le certezze della Cina" rendono il mondo più stabile

2020-12-20 20:19:16
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La conferenza sul lavoro economico del Comitato Centrale del PCC, da poco conclusasi, ha lanciato un segnale importante: nel 2021, la politica macroeconomica della Cina si concentrerà sulla stabilità. Mantenere la "sostenibilità" delle macro-politiche, preservare il sostegno necessario alla ripresa economica, "non fare una brusca svolta". Queste espressioni rispecchiano l'andamento della politica macroeconomica cinese nel prossimo anno, la quale si concentrerà non solo sulle fluttuazioni economiche a breve termine e sugli aggiustamenti congiunturali, ma anche su una visione di lungo periodo, adoperandosi per raggiungere un equilibrio a lungo termine tra crescita stabile e prevenzione dei rischi.

Per quanto riguarda l'economia della Cina, sebbene sia nel complesso inserita in un processo di evidente ripresa, ci sono ancora alcuni settori e industrie che non sono tornati alla normalità. Inoltre, la situazione economica del prossimo anno è ancora complessa e grave, "tutti i tipi di rischi derivati dovuti all'impatto della pandemia" devono essere evitati. La continuità, stabilità e sostenibilità delle politiche macroeconomiche offrirà senza dubbio certezze alla ripresa sostenuta e stabile dell'economia cinese nel nuovo anno.

Certezze che sono attese da tutto il mondo nel contesto della pandemia di Covid-19. La costante ripresa dell’economia della Cina – la seconda maggiore economia del mondo – è di per sé un efficace antidoto all'ansia da recessione. Di recente, il governo cinese ha diffuso i dati economici relativi ai primi 11 mesi dell’anno, i quali evidenziano una crescita nell’industria, nelle vendite al dettaglio e negli investimenti. Un sito finanziario ed economico tedesco ha scritto che si tratta di un regalo della Cina all'economia mondiale. La tendenza costante alla crescita dell'economia cinese è una rara certezza tra i vari fattori di incertezza che permangono oggi nel mondo. Inoltre, la somministrazione di vaccini anti-Covid è stata avviata in molti paesi. Pertanto, la gente ha motivo di aspettarsi che l'economia mondiale migliorerà nel 2021.

Trattandosi della "fabbrica del mondo", la ripresa economica della Cina è fondamentale per riparare i danni causati dalla pandemia alla catena industriale e alla catena di approvvigionamento globali. Nel mese di novembre, prendendo come riferimento il dollaro statunitense, le esportazioni della Cina sono aumentate del 21,1%, molto al di sopra delle aspettative. Dal febbraio 2018 non si registrava un incremento così alto.

Questi dati svelano anche l’irrealizzabilità di proposte come "il disaccoppiamento dalla Cina" o "la de-sinizzazione" promosse da alcuni politici occidentali. Come ha affermato di recente in un'intervista Martin Wolfe, chief economics commentator del “Financial Times” britannico, "la Cina è ancora uno dei luoghi di produzione più competitivi al mondo".

La certezza che la Cina può portare al mondo è più di questo. La Cina ha un mercato enorme e promettente che persegue un livello di apertura sempre maggiore. Quest'anno, in un contesto che ha visto il calo degli investimenti diretti transfrontalieri a livello globale, gli investimenti transfrontalieri in Cina sono aumentati in controtendenza, permettendo al Paese di registrare un “afflusso netto”. Nei primi 11 mesi, escludendo banche, titoli e assicurazioni, l'uso effettivo del capitale estero in Cina ha raggiunto quota 89,938 miliardi di yuan, con un aumento del 6,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Questo dimostra appieno che, sebbene l'economia globale sia avvolta dalla nebbia, la Cina è ancora una destinazione “calda” per gli investitori internazionali.

Vale la pena di notare che durante la conferenza sul lavoro economico del Comitato Centrale del PCC si è nuovamente sottolineato che la Cina promuoverà in modo globale la riforma e l'apertura e che "occorre allentare il limiti di accesso al mercato, promuovere la concorrenza leale, tutelare i diritti di proprietà intellettuale, costruire un grande mercato unificato e creare un ambiente commerciale orientato al mercato, basato sullo Stato di diritto e internazionalizzato". Un mercato cinese più aperto porterà maggiori opportunità alle imprese globali e darà maggiore certezza alla ripresa dell’economia globale.

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