Nei grandi cambiamenti del mondo il ruolo della Cina desta ammirazione
Si è da poco chiusa a Guangzhou la “Understanding China International Conference”, dal tema “Grandi cambiamenti, grandi prove e grande cooperazione: il nuovo viaggio della modernizzazione cinese e la comunità umana dal futuro condiviso”. Nel suo video-discorso pronunciato nel corso della conferenza, l’ex primo ministro britannico James Gordon Brown ha riconosciuto il contributo dato dalla Cina alla cooperazione internazionale. Brown ritiene che, sotto la duplice pressione della pandemia e della recessione economica, la “difesa fanatica dei propri interessi” attuata da alcuni Paesi risulti altamente indesiderata.
Grandi cambiamenti comportano grandi prove. Nonostante le molteplici crisi, i principali temi di questa epoca, ossia la pace e lo sviluppo, non sono cambiati, e la tendenza al multipolarismo e alla globalizzazione economica non può essere invertita. È nell’interesse comune della comunità internazionale portare avanti il multilateralismo e il libero scambio. A questo proposito, la tenacia e il senso di responsabilità della Cina sono stati apprezzati da molti leader in tutto il mondo.
Una serie di dati testimonia il senso di responsabilità della Cina: fino al 20 ottobre, la Cina ha fornito assistenza anti-Covid a 150 Paesi e 7 organizzazioni internazionali in tutto il mondo, esportando oltre 179 miliardi di mascherine, 1,73 miliardi di indumenti protettivi e 543 milioni di kit per i test anti-coronavirus. Le azioni concrete della Cina hanno promosso l’approfondimento della cooperazione internazionale in materia di lotta alla pandemia e hanno bilanciato con forza l’impatto negativo di alcuni Paesi egemonici.
La comunità internazionale ha notato che, durante la sua partecipazione alla 27esima riunione informale dei leader dell’APEC, il presidente cinese Xi Jinping ha affermato che la Cina considererà attivamente la possibilità di aderire al Comprehensive and Progressive Agreement for Trans-Pacific Partnership. Ciò viene generalmente visto come una ulteriore dimostrazione dell’atteggiamento di apertura della Cina nei confronti di qualsiasi accordo di libero scambio che favorisca la globalizzazione economica e l'integrazione economica regionale.
Inoltre, il “XIV Piano quinquennale” pubblicato di recente dalla Repubblica Popolare ruota attorno a una nuova nozione di sviluppo, una nuova fase di sviluppo e un nuovo modello di sviluppo, il che ha permesso agli osservatori di tastare più in profondità il “polso” dell’apertura e della cooperazione della Cina.
Secondo le stime, le importazioni cumulative della Repubblica Popolare nei prossimi 10 anni supereranno i 22 trilioni di dollari. La Cina sta promuovendo una doppia circolazione nazionale e internazionale attraverso lo sprigionamento dell’enorme potenziale della domanda interna alimentata da una popolazione di 1,4 miliardi, trasformando così il mercato cinese in un mercato mondiale.