Che qualifica hanno gli Usa per definirsi “difensori dei diritti umani”?
Giorni fa il Consiglio dei diritti umani dell’Onu ha discusso la situazione dei diritti umani negli Stati Uniti. Nel corso della conferenza, durata di 210 minuti, i rappresentanti di oltre 110 Paesi, compresi gli alleati degli Usa, hanno rivolto domande, avanzato critiche e offerto suggerimenti. Lo stesso giorno, sono stati segnalati nel Paese oltre 10 milioni di casi di contagio da Covid-19 e circa 240 mila decessi provocati dal virus.
I politicanti americani hanno criticato più volte la situazione dei diritti umani negli altri Paesi, tuttavia come spiegano il fatto che gli Stati Uniti, pur essendo la prima potenza economica e tecnico-scientifica che dispone delle più ricche risorse mediche, hanno segnalato il maggior numero di casi di contagio e di decessi al mondo? Perché in quel Paese i diritti umani fondamentali - quello alla vita e allo sviluppo - vengono calpestati? L’unica spiegazione a questo fatto è che i politicanti americani mettono le elezioni, la politica, il capitale e il profitto al di sopra della vita del popolo.
Anziani e appartenenti a minoranze etniche sono le principali vittime dell’epidemia. Secondo i dati rilasciati dal New York Times, in una occasione il numero dei decessi nelle case di riposo ha rappresentato un terzo del totale in tutti gli Stati Uniti. Secondo le ultime statistiche diffuse da CDC, tra gli americani di età dai 30 ai 39 anni, la mortalità provocata dal Covid-19 è stata registrata al 38,4% per i cittadini di origine africana e al 27,9% per quelli di origine latinoamericana; sono numeri molto superiori a quelli relativi agli americani di origine caucasica (20,2%). In questa difficile situazione e mentre si trovano ad affrontare diverse questioni relative ai diritti umani, i politicanti Usa hanno deciso di continuare a criticare e a diffamare gli altri Paesi.
Il numero dei decessi continua ad aumentare e gli Stati Uniti sono criticati da tutto il mondo. Ci chiediamo perché questi politici statunitensi non si siano ancora fatti un esame di coscienza.