“Ballare con gli Stati Unti” e ostacolare le aziende cinesi: una scelta imprudente per la Svezia
Il 20 ottobre la PTS (organo svedese per la supervisione e il controllo delle telecomunicazioni) ha annunciato la decisione di proibire alle imprese cinesi Huawei e ZTE la costruzione della rete 5G per ragioni di “sicurezza”, chiedendo inoltre a quest’ultima di smantellare entro il primo gennaio 2025 tutti i propri impianti già esistenti sul territorio svedese. Appare chiaro che una posizione del genere rappresenti un “giro di vite politico” contro le imprese cinesi deciso per seguire un percorso già tracciato dagli Stati Uniti.
Guardando alla storia, la Svezia è stata la prima nazione occidentale a stabilire relazioni diplomatiche con la nuova Cina e anche per questo motivo i rapporti bilaterali tra i due Paesi hanno per lungo tempo ricoperto un ruolo di grande rilievo all’interno del processo di interazione della Cina con l’Occidente. Questo fatto è stato riscontrabile soprattutto nelle stabili relazioni economiche e commerciali tra i due Paesi che sono divenuti l’uno per l’altro il maggiore partner commerciale in Nord Europa e in Asia. Purtroppo negli ultimi anni la Svezia ha ripetutamente rilasciato dichiarazioni errate su questioni come i diritti umani ad Hong Kong e nel Xinjiang, interferendo così negli affari interni della Cina.
Tuttavia “ballare con gli Stati Uniti” è davvero nell'interesse nazionale della Svezia? In accordo a quanto indicato dall’ambasciatore di Cina a Stoccolma, da anni alcune aziende cinesi tra cui Huawei e ZTE hanno contribuito attivamente a promuovere la collaborazione tra i due Paesi in ambito informatico e di tecnologia della comunicazione, inoltre la costruzione di infrastrutture in Svezia e non ha mai rappresentato una minaccia alla sicurezza nazionale del Paese. L’ambasciatore ha aggiunto che, con accuse infondate, la parte svedese ha deciso di ostacolare le aziende cinesi violando le regole del mercato, il principio di leale competizione e le norme che regolano i rapporti economici e commerciali a livello internazionale. Tutto ciò avrà come naturale conseguenza la creazione di ulteriori ostacoli alle relazioni tra i due Paesi e danneggerà l’immagine della Svezia come Paese che persegue una politica nazionale indipendente e autonoma, e che sostiene la cooperazione multilaterale.
Recentemente la European Competitive Telecommunications Association ha diffuso una dichiarazione sul suo sito ufficiale nel quale ha condannato tutti le restrizioni imposte ai fornitori cinesi di 5G dettate da considerazioni di tipo geopolitico e ha rivolto un appello per fare in modo che tali azioni non creino conseguenze negative e ritardi nel dispiegamento della rete 5G sul territorio dell’Ue.