Cina, positivi e stabili i dati sulla crescita economica
Il 19 ottobre il governo cinese ha diffuso i dati economici relativi al terzo trimestre del 2020, in accordo ai quali il tasso di crescita economica della Cina ha raggiunto il 4,9%. Da un punto di vista generale, nei primi tre trimestri del 2020 il Pil cinese è cresciuto dello 0,7% su base annua, trasformando il trend di crescita da negativo a positivo. Su questo tema il New York Times si è così espresso: "Nel momento in cui la maggior parte dei Paesi sta ancora lottando contro l'epidemia di Covid-19, la Cina ha nuovamente dimostrato che con un efficiente controllo della diffusione del virus, una rapida ripresa economica è possibile”.
Tra tutti i dati ultimamente resi noti, ce ne sono alcuni "diventati per la prima volta negativi nel corso dell’anno, tra cui il tasso di crescita trimestrale del totale delle vendite al dettaglio di beni di consumo, il tasso di crescita degli investimenti in asset fissi nei primi tre trimestri e il tasso di crescita del reddito disponibile pro capite nazionale, sempre nei primi 9 mesi del 2020.
È importante notare che le politiche adottate dalla Cina a garanzia dell’occupazione e per il welfare stanno avendo effetto. Nei primi tre trimestri sono stati creati 8,98 milioni di nuovi posti di lavoro nelle città e nei paesi, completando sostanzialmente l'obiettivo per l'intero anno, mentre il tasso di disoccupazione urbana nazionale cinese è stato del 5,4% a settembre. Allo stesso tempo l’aumento dei prezzi è stato moderato con un incremento del reddito dei cinesi.
Per la prossima fase, sia dal lato della domanda che da quello della produzione, e per la fiducia e la vitalità dimostrata dal mercato, la stabile ripresa economica della Cina nei primi tre trimestri del 2020 continuerà anche in futuro. Durante la scorsa “settimana d’oro” delle ferie per la festa nazionale, 637 milioni di turisti si sono spostati sul territorio cinese, circa 100 milioni di persone di sono recate nei cinema e le principali imprese di vendita al dettaglio e ristorazione hanno registrato una fatturato pari a circa 1,6 trilioni di RMB. Dal punto di vista della produzione, ad esempio nel terzo trimestre, il tasso di utilizzo di energia industriale nazionale cinese ha registrato il 76,7%, con 2,3 punti percentuali in più rispetto al secondo trimestre (quello della produzione automobilistica ha registrato un incremento di 3 punti percentuali).
Un aspetto ancora più importante è la crescita della fiducia degli operatori del mercato: la cosa più importante è che la fiducia dell’intero mercato si sta rafforzando. L’indice PMI di settembre ha registrato un 51,5% e quello del Non-manufacturing business activity è stato del 55,9%, mantenendosi ad una posizione sopra il punto critico dei 7 mesi scorsi. In accordo a quanto previsto dalle fonti ufficiali cinesi, per il prossimo quarto trimestre o addirittura per l’intero anno, l’economia del Paese disporrà delle basi, delle condizioni e della fiducia per mantenere lo slancio attuale.
La Cina è la seconda più importante economia a livello mondiale e il graduale miglioramento della sua situazione non potrà non avere conseguenze positive sulla ripresa economica in tutto il mondo. Il Fondo Monetario Internazionale ha ritoccato al rialzo le ultime previsioni sull’economia mondiale, con un +1,9% del Pil cinese nel 2020. In questo modo la Cina potrà diventare l’unico Paese con una crescita economica positiva.