La stabilità a lungo termine del Xinjiang fa svanire i progetti anti-Cina dei politicanti americani

2020-09-27 20:56:55
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Giorni fa si è tenuto il terzo simposio sui lavori per il Xinjiang del Comitato Centrale del Partito Comunista Cinese. In tale occasione, il presidente cinese Xi Jinping ha pronunciato un importante discorso, nel quale ha riepilogato i risultati raggiunti nella regione sul piano dello sviluppo economico e sociale nel periodo successivo alla convocazione del secondo simposio tenuto nel 2014. Il suo discorso indica la direzione che guiderà lo sviluppo futuro del Xinjiang e mostra al mondo che i tentativi di alcuni politicanti americani di contenere la Cina per mezzo del Xinjiang non avranno mai successo.

Dal 2014 al 2019, il Pil del Xinjiang ha registrato una crescita media annua del 7,2%, superiore alla media nazionale; il reddito disponibile pro capite dei residenti locali è aumentato del 9,1%; e il tasso di povertà è calato dal 19,4% all’1,24% (entro la fine del 2020 la povertà dovrebbe essere completamente sradicata).

Inoltre, non si verificano da più di 3 anni nel Xinjiang violenze e attentati terroristici. Nel 2019 la regione ha ricevuto 213 milioni di turisti cinesi e stranieri, con le entrate derivanti dal turismo che hanno raggiunto quota 363 miliardi 262 milioni di yuan. Sono attualmente operativi nel Xinjiang più di 3700 treni della China Railway Express che viaggiano verso l’Europa. E 17 Paesi, 25 città e regioni straniere e 88 città nazionali hanno aperto canali di traffico aereo con la regione.

Sebbene il Xinjiang abbia ottenuto grandi risultati in termini di sviluppo, alcuni politicanti americani hanno scelto di ignorarli, criticando, travisando e screditando la regione con il pretesto dei diritti umani e di questioni etniche e religiose, allo scopo di realizzare obiettivi indicibili. Finora oltre mille persone provenienti da 91 Paesi, per un totale di oltre 70 gruppi, hanno visitato la regione. Secondo molti di loro, le esperienze maturate dalla Cina in materia di lotta al terrorismo e alla radicalizzazione meritano di essere apprese dalla comunità internazionale.

Gli abitanti del Xinjiang, nell’insieme di tutte le etnie, sono uniti saldamente come i semi di melograno. Nessuna forza potrà impedirgli di andare avanti verso la stabilità a lungo termine della società. Quello che il mondo vede è un Xinjiang prospero e stabile. I tentativi dei politicanti americani di contenere la Cina per mezzo del Xinjiang sono destinati a fallire.

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