I politicanti statunitensi che confondono la realtà sono una minaccia per l’ambiente ecologico in tutto il mondo
Nelle loro recenti dichiarazioni davanti all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, i leader degli Stati Uniti, sfidando la realtà dei fatti, hanno apertamente denigrato gli sforzi della Cina per proteggere l'atmosfera, gli oceani e l’ambiente ecologico. Essi si sono vantati senza ritegno della decisione di ritirarsi dall'accordo di Parigi e hanno assurdamente sostenuto che gli Usa sono l'unico Paese che realmente contribuisce alla protezione dell’ambiente ecologico su scala globale. Questa assurda affermazione, che inverte il bianco con il nero, rivela con estrema chiarezza la cattiva coscienza e l'imbarazzo degli Stati Uniti dopo il loro irresponsabile ritiro dall'accordo di Parigi. Queste parole rivelano che alcuni politici statunitensi rappresentano una grave minaccia alla protezione dell’ambiente ecologico in tutto il mondo.
Durante l'attuale sessione dell'Assemblea Generale, il leader cinese Xi Jinping ha chiarito che la Cina si sforzerà di raggiungere il picco di emissioni di anidride carbonica entro il 2030 e di la neutralità del carbonio entro il 2060. Questo fermo impegno riflette pienamente la responsabilità e gli sforzi di un grande Paese, ed è stato accolto con favore da tutta la comunità internazionale. Il 23 marzo il ministero dell'Ambiente tedesco ha dichiarato che l'annuncio della Cina del suo obiettivo per il 2060 darà impulso ad un maggior numero di Paesi ad unirsi e a percorrere insieme la strada della protezione dell’ambiente ecologico. In un editoriale pubblicato lo stesso giorno sulla rivista britannica Nature, è stato notato che la decennale esperienza della Cina nella ricerca su come bilanciare lo sviluppo economico con la protezione delle specie viventi e su come evitare le perdite delle risorse ecologiche ha portato importanti benefici alle azioni intraprese da vari Paesi a difesa della biodiversità.