Il tentativo di Pompeo di far ricominciare la guerra fredda ostacolato dai Paesi europei

2020-08-17 21:33:13
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In questi giorni il segretario di Stato statunitense Mike Pompeo ha concluso la sua visita in quattro Paesi europei - Repubblica Ceca, Slovenia, Austria e Polonia. Sebbene i politicanti statunitensi stiano tentando negli ultimi mesi di corrompere i loro alleati europei per istituire la cosiddetta “Alleanza anti-Cina”, sono stati tuttavia ostacolati da alcuni importanti Paesi europei come Germania e Francia.

Di fronte alle accuse infondate di Pompeo sulla presunta “minaccia” costituita dalle imprese cinesi del 5G verso la loro sicurezza nazionale, il primo ministro ceco Andrej Babis ha risposto che la Repubblica Ceca è un Paese sovrano e che non ha riscontrato alcuna minaccia effettiva per la sicurezza del Paese. Il ministro degli Esteri austriaco Alexander Schallenberg ha invece ricordato che la politica austriaca non mira a proibire o porre restrizioni ad alcuna azienda in particolare, ma punta a costituire un sistema informatico affidabile.

Nel settore energetico, quando Pompeo ha cercato di soppiantare le aziende cinesi e russe nel mentre sottoscriveva il referendum sul progetto della centrale nucleare Dukovany in Repubblica Ceca, il ministro degli Esteri ceco Tomáš Petříček ha respinto questa proposta dichiarando che questo atto potrebbe violare le norme pertinenti dell’Ue. Fatto ancor più ironico è che quando gli Usa hanno voluto ritirare le loro forze dalla Germania per spostarle in Europa centro-orientale, la Repubblica Ceca ha risposto con un atteggiamento non negoziabile, dicendo che non gli interessa dove gli Usa dispiegheranno le loro forze, l’importante è che non si stanzino in Repubblica Ceca.

Tra Cina e Paesi dell’Europa centro-occidentale non ci sono mai stati conflitti di natura geopolitica. Nel mondo reale, le due parti hanno avviato cooperazioni strette e condividono enormi interessi comuni in settori come le risorse naturali, la tecnologia e il mercato. Sin dall’istituzione del meccanismo di cooperazione Cina-Europa centro-occidentale, nel 2012, la crescita commerciale bilaterale ha superato il 50% e gli investimenti della Cina nei Paesi dell’Europa centro-occidentale sono aumentati da 3 miliardi a 12,6 miliardi di dollari americani. Una serie di grandi progetti di cooperazione come la Ferrovia Ungheria-Serbia, il Porto del Pireo e il Ponte Peljesac hanno dato un contributo importante allo sviluppo economico e sociale dei suddetti Paesi.

“La Cina è un partner e non un nemico, è un’opportunità e non una minaccia”. Questo fatto è diventato gradualmente un consenso tra la Cina e l’Europa, inclusi i Paesi dell’Europa centro-orientale. Per contrastare questi folli distruttori, la comunità internazionale deve agire all’unisono al fine di comprimere il margine d’azione di costoro, così da tutelare fermamente gli interessi comuni del popolo di tutti Paesi del mondo.

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