I politici statunitensi impegnati a diffondere voci infondate stanno trasformando un disastro naturale in un disastro umano

2020-05-12 18:20:09
Comment
Share
Share this with Close
Messenger Messenger Pinterest LinkedIn

“Ora, negli Stati Uniti, se qualcuno dice qualcosa di ragionevole sulla Cina ha paura di finire con la testa tagliata” – queste sono le parole che Max Baucus, ex ambasciatore Usa in Cina, ha pronunciato nel corso di un’intervista concessa alla CNN. Baucus Ha sottolineato che il linguaggio proposto dall’attuale amministrazione Usa è pieno di retorica anti-cinese, che molti americani sono consapevoli che è irresponsabile attaccare la Cina, ma anche che non osano parlare, come ai tempi di Joe McCarthy.

Il periodo del maccartismo citato da Baucus rappresenta un'epoca buia in cui la politica estrema prevalse nella storia americana del 20esimo secolo. A quel tempo, i maccartisti usarono metodi come la distorsione dei fatti, la diffusione della calunnia e persino la creazione dei materiali falsi per innescare una politica anticomunista e antidemocratica negli Stati Uniti, provocando una vera e propria tragedia.

Oggi, 70 anni dopo, alcuni politici americani anti-cinesi con una mentalità da guerra fredda hanno cercato in modo folle e gratuito di screditare la Cina per sfuggire alle proprie responsabilità e alla negligenza con cui hanno affrontato l’emergenza dell'epidemia.

Mentre 1,4 miliardi di cinesi lottavano contro la diffusione del virus, Mike Pompeo insieme ad altri ha persino collegato il virus alla Cina, sostenendo opinioni razzista e soffiando sul fuoco dell’odio e dell’ostilità.

Secondo l’opinione di diverse personalità internazionali, il distorto ambiente politico di Washington sta trasformando questo disastro naturale a una catastrofe umana. Chris Murphy, senatore dello Stato del Connecticut ritiene che la dichiarazione sulla fonte del coronavirus da parte del governo americano sia troppo politicizzata, e che l’amministrazione Usa abbia fretta di distogliere l’attenzione dalle critiche per la sua incompetenza nella prevenzione e nel controllo dell’epidemia. “La Cina è un facile capro espiatorio”. Ha aggiunto Murphy.

Il 96enne dott. Kissinger, che ha offerto un importante contributo allo sviluppo delle relazioni sino-americane ha risposto con queste parole alla domanda di un giornalista che gli aveva chiesto se gli Stati Uniti potranno superare l’epidemia di Covid-19: “Se la Cina ci aiuterà, ci potrà essere speranza”.

Questo saggio anziano è stato testimone di oltre 40 anni di processo di sviluppo delle relazioni sino-americane che ha dimostrato che la cooperazione costituisce l’unica scelta giusta per i due Paesi.

Alcuni politici americani devono rendersi conto del fatto che solo se abbandoneranno la mentalità da Guerra Fredda e ritorneranno all’apertura e alla cooperazione con la comunità internazionale potranno salvare più vite americane. Come ha detto Cui Tiankai: “È ora di finirla con il teatrino delle critiche!”

Related stories

Condividi

Articoli più letti

00:00:44
Il fantastico mondo 3D creato da un ragazzo di campagna
00:00:38
Artigianato dell’inserto vegetale
00:00:43
Fujian: la rivitalizzazione dell'industria rurale creata da tè e gastronomia tipica
00:00:45
Yudu, la moda internazionale nella vecchia base d’appoggio alla rivoluzione
Pioggia per il grano
00:02:29
Pioggia per il grano nei reperti archeologici cinesi