Anche di fronte alla verità scientifica, Mike Pompeo continua a diffondere bugie ridicole

Il segretario del Dipartimento di Stato Usa Mike Pompeo, il 3 maggio, ha concesso un’intervista dicendo che “esistono tante evidenze che dimostrano che il nuovo coronavirus proviene dal laboratorio di Wuhan”, ritornando ad abbracciare bugie ridicole. I leader statunitensi hanno recentemente dichiarato di avere visto “evidenze sul fatto che il SARS-CoV-2 abbia avuto origine in un laboratorio cinese”. Tuttavia, dove stanno queste cosiddette misteriose evidenze di cui parlano i politicanti statunitensi?

E’ ironico che lo stesso giorno, poco prima che i leader statunitensi dichiarassero di aver “visto le prove”, l’Ufficio del direttore dell’intelligence nazionale statunitense ha rilasciato una dichiarazione, in cui si legge che “il nuovo coronavirus non è stato prodotto artificialmente, né il risultato di una modificazione genetica”.

Di fronte a questa intervista televisiva, Pompeo è apparso piuttosto incoerente. Rispondendo al conduttore che gli chiedeva se fosse “d’accordo o meno con le conclusioni dell’indagine condotta dall’agenzia di intelligence”, Pompeo ha detto prima di “si” ma, poi, quando gli è stato chiesto se fosse “convinto o meno che il conoravirus non è stato creato dall’uomo”, ha tergiversato affermando che “il governo cinese avrebbe potuto impedire l’epidemia”.

Le scuse piene di contraddizioni e irragionevoli avanzate dai politicanti statunitensi hanno di fatto permnesso a sempre più gente di capire che non esiste in fondo alcuna “evidenza”. La speculazione sensazionalistica sulla presunta “fuoriscita del virus dal laboratorio di Wuhan“ altro non è che una gigantesca fake news.

In effetti, la teoria cospirativa sulla presunta fuoriscita dal laboratorio è stata smentita sin dall’inizio da esponenti del mondo scientifico internazionale e della sanità pubblica, e nella comunità internazionale vi è consesno sul fatto che “l’epidemia è un disastro naturale”. Il responsabile del progetto di emergenza sanitaria dell’Oms Michael J.Ryan ha indicato che tanti scienziati sono convinti che il nuovo coronavirus si sia generato in natura. Secondo i risultati della ricerca dell’Istituto Pasteur, l’epidemia di Covid-19 esplosa nel territorio francese non è stata importata dalla Cina. Inoltre il professore della Colombia University Ian Lipkin, che viene considerato un “cacciatore di virus”, ha riferito nel corso di una recente intervista concessa alla CNN che non esiste alcuna evidenza che dimostri la diceria della presunta produzione o fuoriscita accidentale del virus da un laboratorio.

Il sito statunitense Buzzfeed ha recentemente pubblicato un articolo, in cui ha dettagliatamente rivelato il modo in cui gli Usa abbiano cercato di scaricare le proprie responsabilità nelle controversie domestiche e di come abbiano fabbricato la teoria cospirativa per attribuire l’origine dell’epidemia di Covid-19 al laboratorio di Wuhan, spinti da motivazioni politiche delle forze di destra e anti-cinesi degli Usa, definendola un’azione che “corrisponde agli interessi politici dei leader Usa e ai loro fanatici sostenitori”. Come dimostrato dall’analisi condotta in questo articolo, il grave impatto avuto dall’epidemia ha fatto sì che il gruppo decisionale statunitense si trovi in una posizione estremamente scomoda. Fino alle ore 05:00 del 4 maggio, ora locale di Beijing, l’epidemia ha causato la morte di 66mila cittadini statunitensi. Pensando alle elezioni presidenziali, politicanti senza scrupoli come Pompeo, invece di fare mea culpa e cercare di cambiare la situazione della prevenzione e controllo dell’epidemia e rispondere ai dubbi del popolo americano, hanno messo di nuovo sul tavolo “l’argomento Cina”. Costoro hanno intrecciato le varie bugie contro la Cina, al fine di spostare l’attenzione del popolo e reindirizzarne l’insoddisfazione, facendo di questa la propria strategia per vincere le elezioni presidenziali.