Accuse di alcuni politici americani contro la Cina violano la giustizia internazionale

Con l’aggravarsi dell’epidemia di Covid-19 all’interno degli Usa, alcuni politici statunitensi, sotto l’impulso del momento, hanno iniziato il gioco dell’“intentare causa alla Cina, avanzando richiesta di risarcimento”. Il 22 aprile il procuratore generale del Mississippi, Lynn Fitch, ha dichiarato che il suo Stato presenterà una causa contro il governo cinese e chiederà un risarcimento per le perdite subite. Questi tentativi indiscriminati e maliziosi di creare accuse fasulle e di addossare le proprie colpe agli altri sono privi di basi legali e completamente infondati, si tratta solo di una comicità demenziale come quella che si manifesta quando “un ladro urla di fermare un altro ladro”.

Le accuse indiscriminate di alcuni politici americani violano la giustizia internazionale. Come ha ricordato recentemente il portavoce del ministero degli Esteri cinese, lo scoppio dell’influenza H1N1 negli Usa ha portato alla morte di quasi 200 mila persone in tutto il mondo; l’AIDS è stato scoperto per la prima volta negli Stati Uniti e si è diffuso in tutto il mondo; il fallimento dell’americana Lehman Brothers si è trasformato in una crisi finanziaria internazionale: “Chi ha fatto pagare un risarcimento agli Usa? Chi ha chiesto agli Usa di assumersene la responsabilità? Chi ha chiesto agli Usa di farsi carico delle conseguenze?”. L’intera umanità è vittima dell’epidemia. La comunità internazionale non ha mai chiesto prima un “risarcimento” a un Paese o popolo specifici per un incidente di salute pubblica, perché ciò inciterebbe inevitabilmente all’odio, creando una tragedia in tutto il mondo.