Cosa è la comunità dal futuro condiviso? La Cina lo spiega con i fatti

2020-03-03 22:04:35
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“Ringrazio sinceramente tutti i cinesi che stanno tollerando gli inconvenienti della vita quotidiana ed hanno rinunciato a molte attività del tempo libero. Si tratta del loro sacrificio per frenare la diffusione epidemica ed è un grande contributo all'umanità.” Così il Segretario Generale dell’Onu, António Guterres, ha valutato la lotta cinese contro l’epidemia di COVID-19.

Attualmente, il virus ha già colpito oltre 60 Paesi. Nella sua lotta contro l'epidemia, la comunità internazionale sta anche diventando più consapevole degli sforzi cinesi per il mantenimento della sicurezza pubblica globale.

Dopo lo scoppio dell'epidemia, il leader supremo cinese Xi Jinping ha menzionato ripetutamente il concetto della “Comunità dal futuro condiviso dell’umanità” nei suoi colloqui telefonici, incontri con i leader e gli ospiti stranieri e lettere inviate agli amici stranieri, ed ha sottolineato che la Cina è responsabile non soltanto della sicurezza e salute del proprio popolo, ma anche della salute pubblica del mondo.

E’ proprio sulla base di questo concetto, che la Cina ha adottato misure più complete, rigorose e approfondite per la prevenzione e il controllo epidemici, riuscendo a controllare la situazione epidemica in poco più di un mese, e guadagnando tempo perchè il mondo potesse prepararsi a prevenire l’epidemia. Come ha sottolineato Bruce Aylward, senior consulente del direttore generale dell'OMS, le misure di risposta per la salute pubblica senza precedenti della Cina hanno evitato o almeno ritardato centinaia di migliaia di nuovi casi di COVID-19.

Essendo il primo Paese ad aver scoperto l'epidemia, la Cina ha anche contribuito con la sua apertura, trasparenza e cooperazione al lavoro globale di lotta antiepidemica.

Dopo lo scoppio dell’epidemia, la Cina ha isolato e identificato i ceppi virali nel più breve tempo ed ha condiviso l'intera sequenza del genoma del virus con tutte le parti interessate. I ricercatori medici cinesi mantengono una stretta comunicazione con i loro colleghi stranieri. Al contempo, gruppi di esperti dell'OMS sono stati invitati in Cina per realizzare un sondaggio completo sulla situazione epidemica. I rapporti d’ispezione pubblicati congiuntamente dai gruppi di esperti cinesi e stranieri hanno fornito importanti indicazioni alla comunità internazionale.

Le misure comprensive di intervento senza medicinali adotatte dalla Cina hanno al contempo guadagnato l’approvazione della comunità internazionale. Alcuni Paesi gravemente colpiti dall’epidemia vogliono anche imparare dalle misure cinesi d’isolamento centralizzato e di costruzione di ospedali rifugio. Ad esempio, di fronte alla carenza di letti d'ospedale, l'Italia ha costruito gli “ospedali in tenda" per sistemare i pazienti ed effettuare la diagnosi e l'isolamento.

Gli sforzi della Cina per combattere il virus dimostrano che il Paese sta non solo proteggendo i propri cittadini, ma anche fornendo un forte sostegno per la prevenzione e il controllo globali della malattia. La Cina sta accumulando esperienze utili per la governance globale della sanità pubblica e dimostrando la propria responsabilità di grande Paese.

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